domenica 2 maggio 2021

 RECENSFOGO A CALDO SULLA NUOVA PROMETTENTE RADIO PER ONDE CORTE

SANGEAN TS-909X2



Ho posseduto varie radio portatili economiche per l'ascolto di onde corte e onde medie, ma non il Sangean ATS-909x, la radio dei miei sogni (lo era soprattutto per questioni estetiche), ma dalla quale mi sono sempre tenuto lontano per la presunta scarsa sensibilità sull'antenna a stilo. In molti comunque l'hanno difesa per via della capacità di sopportare segnali forti in banda con antenne esterne, ma non sono d'accordo con chi vuole accontentarsi di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno: se un dispositivo è pensato per funzionare anche con la sua antenna a stilo, DEVE funzionare bene con la sua antenna a stilo. Altrimenti è come avere un'auto che per un difetto di progettazione non può andare più forte di 100 km/h, ma ce la teniamo felicemente lo stesso perché tanto non prevediamo di andarci in autostrada.

Ma la Sangean, a sorpresa, ha rivisto il prodotto arricchendolo di ulteriori funzionalità e correggendo il problema della sensibilità. Per questo motivo mi sono fiondato all'acquisto al Day One.

Sto parlando dell'ATS-909X2.

La versione firmware della mia radio è la 073, quindi l'ultima versione alla data attuale (maggio 2021).

Ma le mie enormi aspettative su questo prodotto si sono presto ridimensionate, a causa di vari difetti che ho riscontrato sulla mia unità (magari è stata sfortunata solo la mia unità, ma io ne dubito fortemente).

Assodato che, come dicono tutti i recensori in rete, la sensibilità sullo stilo è molto migliorata (credo di poterlo confermare, ma non ho verificato a fondo questo aspetto, perché si tratta di una prima valutazione a caldo, non esaustiva ma molto sentita per i problemi che andrò a descrivere:


  1. Toni spuri causati da rientri RF del display a cristalli liquidi!

    Come già segnalato in rete, un primo lotto di questo modello, forse ancora in fase di test, è stato messo in commercio nel mercato americano, con un problema di rientro RF del dislpay, in special modo sulle bande basse. Il problema è particolarmente evidente quando si avvicina la mano al display ma persiste, anche se in maniera minore, anche allontanando la mano.

    Il problema non si presenta se si collega la radio ad una antenna esterna tramite cavo schermato. Ciò è normale in quanto il rientro RF passa dall'antenna a stilo, quindi non può raggiungere l'antenna esterna posta, per esempio, sul balcone.

    Sembrava che Sangean avesse corretto questo problema sui nuovi lotti, ma così non sembra essere: il problema si presenta ancora in tutto il suo splendore. E non capisco quei pareri in rete che minimizzano il problema affermando che

    A) nessuno opera mettendo la mano sul display,

    B) in fondo questi toni audio miscelati al segnale comunque non riescono a coprirlo e

    C) in fondo si avverte solo sotto i 3-4 mhz.

    Trovo che siano pareri sciocchi o da fanboy del prodotto perché:

    A) non spendo 350 euro per una radio che ronza se gli avvicino una mano (un xhdata d-808 da 80 euro non lo fa assolutamente, tanto per dire),

    B) non ha senso dotare una radio di acustica discreta/buona per poi impestarla di melodie estemporanee miscelate nei segnali che ti fanno compagnia mentre ruoti la sintonia e ti ricordano quanto sei babbeo ad aver scucito 350 euro, e

    C) il fatto che il problema si manifesti solo sotto i 4 Mhz (e non è vero, compare già a 9 mhz) dovrebbe rincuorarci perché ci sentiremo babbei solo sotto i 4 mhz?

    Pertanto la filosofia sarebbe questa: godiamoci la nuova radio ma esclusivamente in casa, collegata all'antenna esterna, che non vi venga in mente di farla uscire dalla porta di casa (non vi ricorda un deja vu? Si chiama ATS-909x, e andava usato solo con antenna esterna a causa della scarsa sensibilità sullo stilo).

  2. In onde medie tutti i segnali, o quasi, si ricevono miscelati con dei birdies (fischi) che ne sporcano la qualità audio. In effetti questo potrebbe essere un problema della mia unità, ma non sarei pronto a scommetterci. In pratica bisogna convivere con l'ascolto di questi toni a nota continua soprattutto nei segnali di stazioni che che arrivano più forti (nei segnali più deboli il rumore di fondo tende a nascondere il birdie). Decentrando la sintonia il birdie tende a cambiare tonalità. L'uso del filtro più stretto tende a peggiorare la situazione.

    Di nuovo, anche qui il problema è lieve e non inficia l'ascolto, ma trovo che sia assolutamente irritante doverci convivere.

    Non saprei dire se si presenta anche in onde lunghe, perché lì la radio diventa praticamente sorda e impestata di segnali spuri, quindi fatico a esprimermi.

  3. Il precedente modello era particolarmente elogiato per la resistenza ai forti segnali in banda, anche su antenne esterne generose. Anche questo modello si candida allo stesso primato, secondo le varie recensioni in rete.

    L'ho pertanto collegato alla filare di circa 6 metri che viene fornita in dotazione e ho scoperto che sì, non ha problemi di front end, ma il motivo è molto semplice: ha una resistenza di attenuazione sul connettore d'antenna che abbatte drasticamente tutti i segnali, rendendoli più deboli anche rispetto alla semplice antenna a stilo. Quindi per arrivare lontano con una antenna esterna, bisognerà dotarsi di filare mooolto lunga quando,  per una qualsiasi altra radio della concorrenza, basterebbe un filo da 5-10 metri per migliorare la ricezione. Va detto che molti modelli di radio prevedono una attenuazione sul connettore dell'antenna, perché queste radio economiche non sono in effetti in grado di affrontare forti segnali in banda, ma l'attenuazione non è mai di valore esagerato. Con questo 909x2, invece, per bypassare l'attenuazione sproporzionata siamo obbligati a collegare la filare direttamente allo stilo dell'antenna. Tra l'altro la radio è anche dotata di un RFgain con buona escursione d'attenuazione, pertanto l'ulteriore attenuazione sul connettore d'antenna non ha senso.

    Quanto sopra detto vale per la banda delle onde corte. In onde medie la situazione è anche peggiore. Con il mio Degen DE1103 basta solo l'antenna a stilo per migliorare moltissimo la ricezione in onde medie in campo aperto, mentre con il 909x2 una filare di alcuni metri appare poco efficace.                                                                            

Ora, per correttezza, accennerò anche ai punti positivi che ho riscontrato...

...posso dire che, oltre al fatto che è esteticamente bellissima, ha una resa acustica più che discreta, cioè è abbastanza piacevole da ascoltare, ma solo se non si alza troppo il volume perché le plastiche tendono a vibrare fastidiosamente, come mi accadeva già sul PL-880 della Tecsun.

I filtri DSP AM sono efficaci, il filtro più largo poteva essere forse un pelo più largo, ma credo si possa sorvolare su questo. 

Gli ulteriori 3 filtri audio, che servono a modificare la risposta dell'altoparlante a seconda del contenuto che ascoltiamo (musica, news, altro) sono abbastanza utili: il filtro "music" è quello più gradevole secondo me, perché è il filtro a più ampio spettro e perché risalta i toni alti e bassi, dunque utile su segnali di intensità media e forte. Il filtro "Norm" enfatizza solo i toni medio alti dello spettro audio tagliando via i toni bassi, ed è quello che utilizzo meno. Il filtro "News" sembra avere una risposta FLAT, lo preferisco quando i segnali sono fortemente disturbati.

La mancanza di filtri DSP in SSB per ora non mi ha dato troppi fastidi (trovo molto più difficile da digerire i difetti sopra descritti) anche perché la resa audio è buona e pulita in SSB (anche se per i miei personali gusti, preferisco di più la risposta audio "bassy" del mio PL-680 della Tecsun). 

Soprattutto questa radio in SSB non è incredibilmente affetta da gracchiamenti sui picchi di modulazione che si riscontrano su tutte le radio DSP cinesi che il Signore ha voluto mandare sulla terra. In SSB, dunque, grande Sangean! Ti sei distinta da Tecsun e compagnia.

Alcuni recensori si sono lamentati del basso volume in SSB definendolo un problema capitale. In effetti il problema c'è, ma anche in questo caso l'ho trovato di minore entità rispetto agli altri problemi. Può darsi che non l'abbia testata a fondo per accorgermi che in talune situazioni potrebbe essere limitante.

Nessun test in FM o AIR BAND.

In futuro vedrò se aggiornare questa recensfogo personale, magari se riuscirò a mettere le mani su un altro esemplare di un lotto futuro.


martedì 23 luglio 2019

Recensione fatta con il "CORE"

Con tutti i nuovi smartwatch e sportwatch che hanno invaso il mercato io vado contro corrente e mi metto a parlare di "vecchi" orologi ABC, cioè dotati nient'altro che di altimetro e barometro (e bussola), che ormai stanno lasciando il passo ai moderni modelli con GPS.
D'altro canto la Suunto ha ancora in listino il glorioso CORE, e la Casio sforna imperterrita orologi ABC come da pluri decennale tradizione della serie PRO-TREK.
Ho posseduto ben due SUUNTO CORE, il primo era il Light Green, preso perché tra i più economici a quel tempo (mi pare viaggiasse sopra le 220 euro), che però non mi è durato molto, diciamo un anno circa. Pensando che si trattasse di una unità sfortunata ho preso successivamente un elegante ALU PURE WHITE, ancora più costoso, e sono andato avanti fiducioso per qualche anno, poi pure quello se ne è andato. Motivo per cui ci ho messo una pietra sopra.
Ma dettagliamo un po' meglio lo svolgersi dei fatti: SUUNTO CORE viene dichiarato come profondimetro da snorkeling fino a 10 metri, motivo per cui in estate decisi di immergerlo.
E' il primo orologio della mia vita che ho avvicinato all'acqua...tutti i miei precedenti orologi, a partire dal 1994, non hanno mai nemmeno preso un po' di umidità, a causa della mia radicale convinzione che elettronica e acqua non vanno mai e comunque d'accordo. Ma il SUUNTO ragazzi!...Beh il SUUNTO è tutto un altro prodotto: professionale, affidabilissimo, ideato per gli avventurieri e per resistere a qualsiasi intemperia, per portarti in salvo anche in caso di improvvisa era glaciale...non poteva non resistere ad una modesta nuotata.
E difatti l'acqua mi si è infiltrata in men che non si dica dopo neanche una manciata di tentativi.
Parlo veramente di brevi immersioni di neanche 2/3 metri, dunque ampiamente nei parametri del costruttore...
Imputai la cosa alla mia incuria: infatti pochi mesi prima avevo dovuto sostituire la batteria (che per inciso non superava mai i 6 mesi di durata, un po' pochini). Siccome la sostituzione è resa agevole anche per la comune utenza (per svitare lo sportellino sul retro basta una moneta) l'ho eseguita personalmente, ma evidentemente non avevo ben richiuso il coperchio o non avevo controllato il corretto stato e alloggiamento della guarnizione.
Visto che le funzioni di altimetro e barometro mi soddisfacevano particolarmente non ho voluto privarmene e l'ho rimpiazzato con il CORE ALU PURE WHITE, che è esattamente lo stesso orologio ma con una cassa e un cinturino di materiali diversi (con la scusa dei materiali il Suunto Core poteva arrivare a costare anche 600 euro ma il "core" dell'orologio era sempre lo stesso).
In questo caso, con orologio nuovo e batteria installata di fabrica, ho riprovato l'immersione...con risultati disastrosi. Più scendevo e più il display si affievoliva. Ma per discesa intendo sempre quei due/tre metri di profondità, oltre i quali il display si spegneva e l'orologio si resettava.
Schizzato fuori dall'acqua come un salmone scozzese per non far fuori pure questo secondo esemplare, l'ho subito riposto in luogo fresco e asciutto nel tentativo di salvarlo. Mi andò bene, l'orologio si riprese, ma mai più l'ho avvicinato all'acqua, nemmeno per pulirlo (realizzando così la prima colonia di batteri in cattività da polso al mondo). In altre parole mi sembra abbastanza chiara la delicatezza del prodotto in se.
Ma magari sarei stato più fortunato nell'utilizzarlo esclusivamente come barometro/altimetro in montagna.
E inizialmente così sembrò andare, se si passa sopra alla colonia di batteri (o meglio al sudore estivo) che mi ha corroso il retro della cassa realizzata in vero finto alluminio, facendo apparire la cassa butterata e tarlata. Ma l'orologio continuava a funzionare.
Fino al giorno in cui, credo per un bug firmware a orologeria, è entrato improvvisamente in una spece di modalità "menu service" dalla quale non è stato più possibile uscire se non rimandandolo al costruttore.
Nessuno dei miei tanti orologi PRO-TREK, sin dai primi modelli usciti negli anni '90 e che ho acquitato entusiasta, aveva mai smesso di funzionare.
Pertanto la mia esperienza con Suunto si è conclusa con il lancio dalla finestra del mio secondo e ultimo CORE.
Ma a parte la scarsa durabilità del prodotto, cosa posso dire di altro? Beh la gestione del barometro e dell'altimetro, per me che provenivo dai "basici" Casio, mi piaceva da morire.
Bisognerebbe spiegare a questo punto come gestiva la pressione il Casio e come la gestiva il Suunto.
Partiamo spiegando qual è il meccanismo di funzionamento base dell'altimetro barometrico: un sensore di pressione misura costantemente la pressione atmosferica locale. Visto che la pressione atmosferica varia al variare delle condizioni meteo, l'orologio ci può dare un'idea approssimativa della tendenza delle condizioni meteo (tendenza verso il bello o tendenza verso il brutto tempo), fino a segnalare imminenti temporali/tempeste, nel caso di improvviso e marcato crollo depressionario.
Ma la pressione locale varia anche se ci eleviamo o abbassiamo in altitudine, perché la colonna di aria sopra la nostra testa diminuisce se ci eleviamo di quota e aumenta se ci abbassiamo. L'orologio calcola il "peso" di questa colonna d'aria con il sensore barometrico e ci da una stima dell'altitudine.
Da questo si deduce che rilevare l'altimetria con un sensore barometrico non è operazione scevra da errori a causa del naturale continuo cambiamento delle condizioni meteo che influenzano la misurazione dell'altitudine, né la misurazione della pressione atmosferica locale avrà utilità qualora variassimo continuamente la nostra quota altimetrica.
Il Casio gestisce queste inevitabili limitazioni ponendosi con questa filosofia: "L'altimetro e il barometro dell'orologio vengono forniti cosi come sono, pertanto l'altimetro va tarato il piu spesso possibile con rifermenti altimetrici noti, e il barometro avrà utilità solo se non modificherete la vostra altitudine, meglio ancora se vi troverete a stazionare in riva al mare".
E non c'è modo di dire all'orologio: "Ehi, adesso smetti di rilevare la tendenza meteo, perché mi sto muovendo e quindi i dati di pressione che riceverai dovranno essere interpretati come variazioni altimetriche."
Oppure, quando stazioniamo in un luogo, non c'è modo di dire all'orologio: "Ehi, smetti di registrare l'altitudine, perché non ci stiamo muovendo e quindi i dati di pressione che ricevi si riferiscono esclusivamente a variazioni meteo e non altimetriche."
Questo significa che la Casio non ti dà nessuna funzionalità ulteriore a quella del rilevamento locale di pressione e altitudine.
Ora: non è che le rilevazioni del PRO-TREK siano di scarsa utilità: l'escursionista esperto sa che prima di partire per il trekking devrà sempre tarare l'altimetro alla partenza con un'altitudine nota (e ritararlo anche durante l'escursione il più possibile) e che non potrà basarsi sul barometro per la tendenza meteo durante il percorso, se non dopo aver stazionato alla medesima altitudine per almeno qualche ora. 
Tenete conto che questa è una tecnologia nata alla fine del secolo scorso, quando si faceva escursionismo con le mappe cartacee, quando i GPS o gli smartphone non esistevano, per questo si considerava accettabile qualche grado di incertezza moderabile da tarature continue dello strumento.

Il SUUNTO invece come la gestisce? Chiaramente anche lui ha le stesse limitazioni perché la tecnologia alla base è sempre la stessa. Però ha una marcia in più.
Partiamo dal barometro: il SUUNTO CORE registra la pressione locale ma indica la pressione a livello del mare! Che è più utile per due motivi: il primo perché con i valori riferiti s.l.m. abbiamo sùbito l'idea se il valore pressorio è relativo ad una fase di alta o bassa pressione, anche con una singola misurazione* (sopra i 1013 hpa è considerata alta pressione, sotto i 1013 hpa è considerata bassa pressione). Ma l'aspetto più importante è che possiamo eventualmente tarare il barometro alla corretta pressione s.l.m. servendoci delle misurazioni delle stazioni barometriche presenti sul territorio (ad esempio degli aeroporti che sono solitamente precise) che sono riferite appunto s.l.m. e sono consultabili via internet.
Non solo: tarando la corretta pressione s.l.m. anche l'altitudine risulterà automaticamente tarata.
Vale anche l'operazione inversa e cioè se abbiamo un riferimento attendibile di altitudine e lo inseriamo nell'orologio, anche la pressione s.l.m. verrà tarata di conseguenza. Un bel vantaggio rispetto ai Casio PRO-TREK.
Infatti, quando stiamo stazionando stabilmente ad una data altitudine, possiamo "dire" all'orologio: "Smetti di rilevare l'altitune e "blocca" il valore attuale dell'altitudine perché qualunque variazione registrerai d'ora in poi sarà dovuta esclusivamente alla tendenza meteo". Questo permetterà una corretta registrazione dei dati di pressione per il rilevamento della tendenza meteo evitando possibili derive del valore dell'altitudine attuale.
E quando decideremo di muoverci potremo "dire" all'orologio: "Smetti di rilevare la tendenza meteo e "blocca" l'attuale valore della pressione s.l.m., perché ora ci muoveremo e quindi la tendenza meteo non potrà essere rilevata perciò devi ricominciare a considerare i nuovi dati esclusivamente come variazioni altimetriche".
Veramente intelligente come gestione!
Ma c'è una ulteriore chicca: se l'escursionista è uno smemorato che si dimentica di "comunicare" all'orologio se si è in movimento o se si sta bivaccando (cioè si dimentica di impostare manualmente l'orologio su "altimetro" o "barometro"), i valori registrati saranno assolutamente inattendibili: per questo esiste una modalità ulteriore, quella automatica che, se abilitata, cercherà di capire attraverso un semplice algoritmo se gli sbalzi di pressione rilevati sono dovuti al fatto che ci stiamo muovendo oppure sono dovuti a variazioni meteo, e pertanto l'orologio si imposterà di conseguenza su "altimetro" o su "barometro" a seconda della situazione.
Non è che faccia miracoli: qualche giorno in modalità automatica e l'altimetria tenderà a sballare di qualche decina di metri, ma è un risultato eccezionale per un unico sensore di pressione senza un GPS  come riferimento per le correzioni.
Questo è ciò che mi fa impazzire di questo orologio, e non credo che ci siano soluzioni altrettanto valide o efficati su altri orologi del genere, fermo restando la regola che nessun orologio con il solo sensore baromentrico è in grado, durante le ascese (o le discese), di correggere autonomamente i discostamenti pressori dovuti al meteo, se questi si verificano.

Prima di chiudere devo però spiegare perché trovo che anche CASIO sia un orologio veramente molto valido, nonostante gli manchi una gestione così smart delle rilevazioni pressorie: la robustezza e l'affidabilità, signori! Ho avuto diversi pro-trek sin dal 1994 e nessuno ha mai smesso di funzionare se non per la fine della batteria.
L'ultimo che ho acquistato in effetti non è recentissimo, è un PRG-550 (gli ultimi modelli hanno nuovi sensori di pressione con risoluzione di 1 metro di altitudine come nel Suunto CORE e una migliore gestione energetica) ma con il suo pannello solare integrato mi sono dimenticato di cosa sia la batteria (sotto questo aspetto Casio è veramente all'avanguardia). E dopo 5 anni di assiduo utilizzo in qualunque condizione (pioggia, neve, centinaia di docce, sudore, lavori manuali pesanti) continua bellamente a funzionare senza cedimenti. Naturalmente la cassa di resina e il cristallo si sono segnati con l'uso gravoso e il cinturino in plastica si è irrigidito fino a creparsi, ma sono aspetti veramente secondari rispetto ad un orologio che indosserai dimenticandotelo al polso per anni.
L'ideale sarebbe stato avere nel PRO-TREK le stessa funzionalità del Suunto, una specie di CORE-TREK, ma come al solito la perfezione non si riesce mai ad avere.
Ma se dovesse veramente arrivare la famosa era glaciale sceglierei senz'altro il Casio.


PS: Ok ammetto di aver ceduto alla tentazione: ho preso un terzo CORE prorpio in questi giorni (è quello della foto in alto), tentato dai prezzi più umani a cui sono scesi questi orologi negli ultimi anni, ormai superati dai nuovi smartwatch che rappresentano la nuova frontiera.


*Va precisato che una previsione corretta della tendenza meteo con il barometro la si ottiene leggendo il grafico della tendenza della pressione, dunque una sola misurazione non è sufficiente. Quindi servono più misurazioni nell'arco di almeno alcune ore affinché il grafico possa esprimere la tendenza attaule (se il grafico è in salita indica tendenza verso il bel tempo e viceversa). Tuttavia una singola misurazione che rilevasse diciamo ad esempio 1025 hpa s.l.m. è sufficiente per porci in una condizione di bel tempo e stabilità meteo; come una singola misurazione che rilevasse ad esempio 995hpa s.l.m. ci porrebbe con ragionevole certezza in una situazione di forte rischio maltempo e instabilità.

venerdì 5 luglio 2019

Radio ricevitore XHDATA D-808

         


Video: confronto tra D-808, DE1103, PL-880 in ricezione AM/MW con ferrite interna di 
un segnale stabile debolissimo


Il primo ricevitore LW-MW-SW che ho posseduto, negli anni '90, era un Sony ICF-7600GR ma l'ho usato un po' e poi l'ho rimesso nel cassetto. Mi sono sempre chiesto come mai non mi coinvolgesse molto l'ascolto di queste bande, in realtà molto affascinanti. Il motivo l'ho capito solo ai giorni nostri: la sua sintonia manuale era relegata ai soli tasti UP e DOWN, non avena un encoder, per cui la caccia dei segnali era snervante e lenta (a maggior ragione negli anni '90 quando non avevo una chiara idea di come fossero suddivise le HF e quindi "navigavo completamente a orecchio").
Ai giorni nostri, grazie alla rotellina dell'encoder nei moderni ricevitori cinesi, ho ritrovato il piacere dell'ascolto, o meglio della caccia dei segnali. Bisogna però stare molto attenti a non incappare nei modelli di radio DSP (ce ne sono un'infinità) che introducono pause audio ("muting") tra un khz e l'altro, rendendo la navigazione tra le frequenze lenta e stancante come, se non peggio, dell'ICF7600.
Recentemente, nella ricerca del mio nuovo ricevitore economico da acquistare, tuttavia, la mia attenzione cadde proprio su un modello dsp, l'XHDATA D-808.
Perché, muting a parte, mi sembrava veramente una radiolina graziosa, piccola e completissima oltre che abbordabile economicamente. Completissima perché, ad esempio, possiede pure lo squelch che è utilissimo quando voglio monitorare quel certo canale CB dove sono soliti fare QSO i miei amici locali, senza dovermi sorbire il fastidioso QRM di fondo nell'attesa che qualcuno impegni il canale. Ha pure l'FM con RDS. La banda aeronautica poi, per quanto sia un gadget non indispensabile, è veramente sensibile e perfettamente utilizzabile per chi volesse esplorare questa bansa a fondo (occhio che in scansione automatica non  ha il nuovo step a 8,33 khz, quindi chi volesse setacciarla a fondo dovrebbe farlo pazientemente e manualmente con il passo da 1khz). Se avesse avuto anche la banda radioamatoriale 144-146 mhz sarebba stata da ola da stadio.
Nelle decametriche, se si è disposti a rinuciare alle onde lunghe (dove è sorda come un banco), copre senza interruzioni le onde medie e le onde corte con una sensibilità di tutto rispetto. E' un po' meno sensibile rispetto ad altre radio più costose, ma uno dei motivi potrebbe essere che ha l'antenna a frusta un po' corta.
Ma tralasciando il problema della frusta corta (basterebbe un'antenna esterna o una prolunga sulla frusta per risolvere) il vero cruccio rimane la sintonia con muting.
Per questo l'avevo scartata inizialmente optando per l'ottimo DEGEN DE1103 e il PL680 seguito dal PL880. Ma alla fine la curiosità ha prevalso e l'ho acquistato lo stesso.
In onde medie, con la sua piccola ferrite, la ricezione è praticamente identica al mio DEGEN DE1103, quindi più che discreta (migliore del PL-680 e PL-880), anzi direi notevole per le sue dimensioni ridotte. Purtroppo come quasi tutti i portatili non accetta un'antenna esterna per le onde medie e in questo il Degen rimane imbattibile.
In onde corte, come già detto, è leggermente inferiore come sensibilità rispetto ad altre radio: in onde corte, con segnali AM che sul  mio Degen risultano molto deboli ma ancora comprensibili, sul D808 potrebbero non essere rilevati. Messi l'uno a fianco all'altro questa leggera differenza si nota e scoccia un po', ma all'atto pratico è una differenza avvertibile solo su segnali al limite del ricevitore e dunque non inficerà quasi mai il normale ascolto.
Quello che più mi colpisce, vista la leggera minore sensibilità in AM, è la resa in SSB: qui i segnali deboli vengono fuori chiari e nitidi anche in mezzo al QRM, risultando praticamente alla pari col Degen (che per me è un riferimento tra gli economici). Merito forse dei numerosi filtri DSP disponibili che lavorano indubbiamente con grande efficacia? In ambito ssb, insomma, la risposta in frequenza risulta chiara, bilanciata, piacevole, migliore rispertto al controverso PL-880 e più piacevole rispetto al buon DE1103.
Anche il D-808, però, è afflitto dal problema dei picchi di modulazione SSB gracchianti come nel PL-880, ma almeno l'entità del problema qui sembrerebbe meno evidente, sospetto a causa di una risposta audio relativamente piu stretta dello speaker interno che ne attenua un po' il fenomeno.
A proposito della risposta audio: il piccolo speaker non è comprensibilmente di qualità eccelsa: i toni bassi non ci sono, i toni alti non sono così pronunciati (per fortuna), ma il parlato è perfettamente "a fuoco" e nitido come ci si aspetterebbe da un ricevitore portatile economico per AM/SSB. Va da se che la musica sull'FM commerciale non è il massimo, ma credo che non sia il target di radio per gli appassionati di alta fedeltà (il confronto con il PL880 qui è impietoso).
Comunque non male la qualità audio AM in onde corte e medie, grazie più che altro ai suoi filtri DSP, che nella maggior parte dei casi riescono a definire e separare bene anche stazioni distanti solo 5khz.
Dunque abbiamo finalmente la radiolina economica definitiva? No naturalmente. Per esempio: non è possibile effettuare una scansione automatica della banda CB perché fuori dalle bande broadcasting non fa scansione (fa eccezione l'AIR BAND che si può scansionare fortunatamente). Durante la scansione automatica non è in grado di rilevare le stazioni più deboli (questo è tanto più grave in una radio DSP che, soffrendo del fastidioso effetto muting, dovrebbe dare all'utente strumenti alternativi validi di ricerca). Poi la gestione delle memorie è poco intuitiva come anche l'immissione diretta della frequenza. E soffre non poco di frequenze immagini quando si è all'aperto nei periodi di forte propagazione (e non ha un attentatore di segnale a darti una mano).
Alla fine però bisogna ammettere che per il suo prezzo non si può chiedere di più (80 euro spedita nel 2019). Purtroppo il muting mi spinge a consigliarla solo ai navigati delle HF, che sanno dove muoversi senza passare tutto il tempo in sintonizzazioni manuali. D'altro canto anche per il neofita risulterebbe molto completa e valida, per cui faccio fatica a sconsigliarla tout court.
Per il cacciatore incallito di segnali raccomando comunque di dotarsi anche di un modello pll, come il PL600 o il PL660/PL680. Il D808 è ottimo come seconda radio per giocare come bambini.


TECSUN PL-880

                                      

Video: a confronto PL-880, DE1103, D-808 in onde corte SW su un debolissimo segnale e forte QRN su antenna a frusta con estensione filare di circa 5 metri

Ho avuto per qualche giorno un PL-680, una delle pochissime radio PLL ancora in produzione. L'ho trovata una buona radio per il costo, abbastanza completa. Sensibile in onde corte (siamo ai livelli del DEGEN DE1103), un po' troppo soggetta alle spurie provenienti dalla banda FM commerciale, ma con un audio SSB strepitoso (corposo e presente sui toni bassi), superiore anche a radio HF radioamatoriali di svariate misure più costose. Per qualche strano motivo però i segnali SSB piu deboli sparivano molto prima rispetto ad altre radio similari, forse a causa di una cattiva gestione del "soft muting" che la fa sembrare meno sensibile in SSB. 
Sono passato quindi al "maestoso" e più costoso PL-880, da piu parti osannato per la qualità audio generale molto buona. Una radio DSP ma (udite udite) straordinariamente non affetta dal maledetto "effetto muting" durante la sintonia manuale (diversamente non l'avrei presa). Quindi si può navigare tra le frequenze con un feeling quasi completamente "analogico" e con tutti i vantaggi dei numerosi filtri DSP disponibili.
Ma il primo impatto è stato un po' deludente. Non che la decantata qualità audio non ci fosse, anzi...in FM è convincente e in AM restituisce un suono caldo e poco stancante perché tende ad attenuare i fisiologici fruscii/QRM di fondo perché spinge soprattutto sui toni medi e bassi dello spettro audio. La delusione è venuta da piccole ma numerose sbavature: ad esempio l'audio non è poi così potente al volume massimo se si considera che alzandolo già al 70% iniziano le distorsioni dell'amplificatore che deteriorano pesantemente la qualità audio. E a volte, prima ancora delle distorsioni dell'amplificatore, si presentano risonanze meccaniche dovute alle plastiche rigide. Per cui l'entusiasmo iniziale è stato un po' frenato. Intendiamoci: come qualità audio è la Ferrari dei portatili, ma purtroppo è una ferrari con il limitatore a 100 km/h.
Ecco un altro esempio di anomalia audio: ad un certo livello di volume, diciamo intorno al 20%, si innesca un sibilo anomalo, generato dalla circuiteria di amplificazione. Non è la fine del mondo: basta spostare un po' la rotella del volume e si risolve, ma per il prezzo pagato e visto che il suo teorico punto di forza è la qualità audio, scoccia parecchio.
Come sensibilità in HF con la frusta siamo di pochissimo sotto al DEGEN o al PL680, quindi niente male, ma come resistenza alle immagini non brilla affatto. Quando mi trovo di notte in campo aperto e con forte propagazione si ricevono parecchie stazioni, laddove non dovevano esserci, anche con il solo utilizzo della frusta. La qualità audio SSB, poi, al contrario della qualità audio AM, è il vero tallone di Achille: primo perché il filtro più largo, il 4khz, non funziona e il filtro piu largo utile, il 3khz, è un po' strettino per un utilizzo continuativo anche quando non sarebbe necessario.
Se poi andiamo ad utilizzare i filtri ancor più stretti in dotazione l'acustica e la modulazione diventano cupi e praticamente incomprensibili, dunque sono pressoché inutilizzabili in fonia. 
Secondo poi si aggiunge un insopportabile effetto di distorsione (gracchiamento) nei picchi di modulazione nei segnali più forti, dovuto al comportamento dell'ACG abbastanza bizzarro (problema riscontrato su altri modelli DSP come il PL-365 e l' XHDATA D808 dunque temo sia un difetto congenito del chip dsp). Ma se non vi bastasse, sempre in SSB, c'è un effetto tremolio (o gorgheggio) della mdulazione che si presenta leggero già dai 15 mhz fino a peggiorare tantissimo verso i 30 mhz.
E non pensiate che tutti questi difettini siano dovuti a problemi di gioventù, perché sulla scheda del pcb risulta essere una unità del 2017.
Allora mi sono detto: va bene, è la classica radio da tenere in casa, dove la qualità audio può essere maggiormente apprezzata  giusto per l'ascolto dell'AM in onde medie e corte e FM commerciale. Tuttavia c'è da dire che può funzionare solo se alimentata tramite batterie, perché se collegata alla 220V il rumore elettrico la rende inutilizzabile... insomma è un'ottima radio desktop AM/FM pensata per l'uso portatile (se afferrate il paradosso).
Detto questo vanno sottolineati anche i pregi perché punti a favore ci sono (d'altro canto ricevitori economici cinesi esenti da magagnine e magagnette non esistono): ha una ergonomia eccezionale con le sue 3 manopole distinte (per la sintonia normale, sintonia fine e volume), immissione diretta della frequenza senza dover premere mille tasti come fosse una pianola, selezione distinta tra USB e LSB, passi SSB di 10 Hz leggibili sul frequenzimetro e, di nuovo, insisto sull'audio perché in modulazione di ampiezza, anche con segnali deboli, è meno stancante nell'ascolto prolungato e in FM è molto appagante anche solo per ascoltare il notiziario. E, sempre in modulazione di ampiezza, possiede dei filtri DSP che lavorano piuttosto bene (il filtro piu stretto, il 2.3 khz, è perfettamente utilizzabile quando necessario...non rende l'ascolto impossibile come invece accade per l'SSB) e nonostante la presenza del DSP possiede una sintonia "simil-anologica" senza muting.
Quindi, se si cerca un ricevitore portatile che vi delizi nell'ascolto delle bande AM/SW e FM commerciali (senza aspettarvi una cassa acustica della Bose), con la possibilità di utilizzare l'SSB (magari a piccole dosi, ma senza esagerare con l'SSB, che non sia il vostro pricipale ambito di ascolto altrimenti potrebbe deludervi) allora potrebbe essere la radio giusta, ma non ditelo al vostro portafoglio.

Degen DE1103 ricevitore PLL MW, LW, SW




Video: a confronto DE1103, PL-880, D-808 in onde corte SW su un segnale debolissimo

Fa specie che nel 2019 ci sia ancora qualcuno in ascolto con una radio ad onde corte. Fa specie perché con l'avvento del digitale (radio e internet) le vecchie bande HF si fanno sempre piu vuote (eccezion fatta per Radio Cina Internazionale che sembra voler monopolizzare tutte le frequenze), ma nonostante tutto, questo settore già di nicchia negli anni d'oro, continua oggi ad andare avanti, magari proprio grazie alle radio cinesi a basso costo che tèntano l'ascoltatore nostalgico.
Non ho grandi competenze in merito ma sono uno di quei nostalgici e improvviserò una recensione semi seria di alcuni modelli in mio possesso.

DEGEN DE1103 PLL (fuori produzione)
Per me è il piccolo principe delle radio LW,MW, SW, dal costo veramente contenuto per le prestazioni che offriva. Parlo al passato perchè è fuori produzione da un po' ed è stato sostituito da un modello esteticamente identico, con il medesimo nome, ma con un hardware DSP che ne ha stravolto tutti i punti di forza: sensibilità, sintonia analogica a PLL, reiezione alle immagini...
Ma non solo il DE1103 è stato stravolto: quasi tutti i modelli di radio che sono ora sul mercato e tutti i modelli futuri che usciranno, si basano sulla tecnologia DSP che processa il segnale digitalmente offrendo alcune interessanti novità ma introducendo limitazioni "sconfortanti".
Primo fra tutti il tuning manuale a "scatti", che introduce una pausa silenziosa ("muting") tra una frequenza e l'altra durante lo spazzolamento manuale delle frequenze. Perché è sconfortante?
Le frequenze LW/MW/SW (cioè da 0 a 30Mhz) alle quali si rivolgono questi ricevitori, sono frequenze radio da esplorare, setacciare palmo a palmo tra rumori e sibili, alla ricerca di segnali che spuntano solo in certi priodi del giorno o dell'anno (o di una intera decade), spesso evanescenti e fugaci. E' una giungla brulicante e sempre mutevole di suoni e rumori in mezzo ai quali andiamo a piluccare segnali vocali o digitali, conosciuti e sconosciuti.
Dunque per passare al setaccio efficacemente queste bande ci serve pazienza, un buon orecchio e una radio con sintonia manuale continua senza pause (senza muting) tra un Khz e l'altro, esattamente come fa qualsiasi radio tradizionale da che mondo è mondo.
La caccia di questi segnali è come la ricerca di un'ago nel pagliaio di notte muniti di una sola torcia. Ora: immaginate di avere due torce elettriche, una che fa una luce normale mentre l'altra che emette una luce lampeggiante (intermittente). Con quale di queste due torce vorreste mettervi alla ricerca dell'ago?
Ecco: la torcia intermittente (che vi farà venire un gran mal di testa e vi allungherà i tempi di ricerca) è la moderna radio DSP con muting. Per cui ritengo molto più saggio dotarsi almeno di una radio con sintonia classica PLL anche se fuori produzione come il DE1103.
Il valore di questa radio stava nel prezzo di vendita veramente molto modesto relativamente alle sue prestazioni di sensibilità, unite ad una buona capacità di bloccare i segnali FM spurii che molto spesso rientrano nel front end sporcando la ricezione in onde corte nelle aree urbane fortemente infestate da queste emittenti.
E' un po' meno performante se si hanno forti segnali in banda, perché è abbastanza soggetta a mostrare segnali di frequenza immagine anche se devo dire mi è capitato di peggio con radio piu "blasonate" tipo TECSUN PL680 o PL880.
La sensibilità in onde medie e lunghe con la sua antenna interna in ferrite è discreta, ma grazie a un bug firmware è possibile utilizzare l'antenna telescopica oppure una filare per migliorare l'ascolto (a patto che vi troviate lontano da zone infestate da rumori elettrici) e vi assicuro che in questa modalità c'è una differenza abissale. Certo: con una antenna omnidirezionale o una filare peggiorano le condizioni di interferenza e di frequenze immagini, ma si riesce anche ad arrivare veramente molto più lontano. Molto buona la sensibilità in onde corte con la sola antenna telescopica a frusta, che tende a calare solo verso l'estremo superiore di banda.
Essendo un ricevitore analogico a PLL dispone solo di 2 filtri meccanici. Quello più largo introduce una risposta audio molto spinta sui toni alti, dunque mette un po' troppo in evidenza i fastidiosi fruscii di fondo, problema più che altro dovuto alla risposta dell'altoparlantino che è mal ottimizzato e lavora con enfasi sulle frequenze audio medio alte. Con il filtro stretto la gamma audio si "restringe" notevolmente, i toni alti spariscono e l'acustica diventa molto cupa e ovattata. Fa comunque il suo sporco lavoro decentemente.
In SSB il filtro largo è molto largo. In banda con affollamento non sarà difficile ascoltare piu QSO ravvicinati. Il filtro stretto migliora un po' la situazione pur non restituendo una selettività al pari di un filtro DSP.
Un aspetto decisamente negativo in SSB, diciamo sulle frequenze da circa 20mhz a 30Mhz, è un effetto "tremolio" nelle modulazioni, abbastanza fastidioso. Si ha la sensazione di non riuscire a centrare perfettamente il segnale, ma in realtà è un difetto della radio (riscontrato anche sul PL-880 ma completamente assente nell' XHDATA D-808)
Ho avuto diversi esemplari di questa radio e ho trovato differenze tra loro: alcune sono maggiormante afflitte da questo difetto di "tremolio" in SSB, altre meno.
Sempre per rimanere in tema di standard qualitativo, non ho trovato un esemplare che avesse la stessa intensità nella retroilluminazione del display rispetto ad un altro. E' chiaro che gli standard di produzione cinesi non sono il massimo, ma per un ricevitore tutto sommato più che discreto (e per soli 50 euro) ci si passa tranquillamente sopra.
Ha anche i tasti retroilluminati, una cosa più unica che rara, perfetto per spedizioni notturne.
A livello di ergonomia, come scritto da più recensori, non brilla di certo: ad esempio non esiste un tasto diretto per alzare o abbassare il volume; non ha la possibilità di selezionare distintamente LSB o USB, quindi bisogna lavorare con la rotella del BFO per centrare correttamente il segnale e ciò a discapito di una "caccia" proficua ai segnali SSB più evanescenti. Ancora: non ha un efficace sistema di scansione automatico della banda, ma d'altro canto è una radio vecchio stile: tutto manuale e rigorosamente a orecchio come piace a me.
Nonostante tutti questi difetti "veniali", la considero un prodotto casualmente nato sotto una buona stella e da piu parti comprensibilmente elogiato. Ogni tanto qualche esemplare si trova usato in rete. Lo consiglio vivamente specie al neofita.

domenica 10 febbraio 2019

Guardo questo fiume
scorrere verso il mare.
Conosco le correnti

che possono trascinare via.
Se dovessi reincontrarti
in qualsiasi aldilà possibile
saprò riconoscerti.
E ti porgerò la mia mano
per condividere
qualunque supplizio
fosse stato decretato.


giovedì 14 giugno 2018

E' una finestra che si apre all'improvviso
l'attenzione che a volte mi concedi,
sfuggente
come l'attimo che balena
quando si incrocia uno sguardo 
dal finestrino di un treno in corsa.
E quando lo vivo, quel momento,
esso mi appare immenso e cristallizzato
che ogni volta mi illudo
 di avere abbastanza tempo
da poterti spiegare 
chi veramente sei per me...
Allora indugio un istante
in quell'istante eterno
in cerca delle parole giuste,
dell'attimo più opportuno.
E come sempre, quell'istante che mi concedi,
svanisce in un istante,
come è nella natura delle cose effimere.
Tu non saprai mai, né lo capiresti,
l'immensità del sentimento che provo per te
e che rimarrà eternamente inghiottito
dentro di me, 
impossibile da esprimere,
 né spiegare,
dal finestrino di un treno in corsa nella notte della vita.

venerdì 24 marzo 2017

Questo silenzio interminabile
palesa la tua natura,
s'eppur la mia piu intima essenza
si rifiuta di accettarla.
Perché non posso cancellare dalla mente
un'esplosine di ricordi
fatta di abbracci
e dialoghi a bassa voce,
come fossimo bambini
che a notte fonda 
bisbigliano innocenti segreti
nascosti sotto le coperte.
Eppure ti rincontro nei miei sogni,
lontana, 
che mi dai le spalle,
come le si da 
a chi non è più di questo mondo.
So che potrei raggiungerti
per chiedere di voltarti,
per rivolgerti parole nuove.
Per ritornare bambini.
Ma ogni cellula del mio corpo
sa che questo desiderio è invano,
come di chi, per dissetarsi, 
apre la bocca sotto la pioggia.
Mi rimane solo il ricordo,
di te che te ne vai
senza mai voltarti.
 Eppur mi rifiuto di accettare che il mezzo,
 per te,
era più importante del fine.

venerdì 29 luglio 2016

Come impostare correttamente il Marshall Stanmore per ottenere il meglio

Approfitto di questo mio blog per spiegare come impostare secondo la mia esperienza, sia il  MARSHALL STANMORE (recensito una paio di post piu in basso) che lo smarphone che lo pilota, per tirarne fuori il massimo, secondo i miei personali gusti musicali.

FACCIAMO DELLE PREMESSE:

Bisognerebbe abbandonare il formato MP3 se vogliamo ascoltare correttamente la musica. E se vogliamo trarre il massimo dall'ascolto dobbiamo evitare condizioni che favoriscano qualunque distrazione (es: passeggianre per la città con le cuffi in-ear).
L'audio MP3 ha fatto la sua storia: è stato un genio chi l'ha inventato, quando una memoria o un hard disk si vendevano a peso d'oro, ma ora che i costi delle memorie di archiviazione sono crollati e che lo spazio a disposizione è inflazionato, ha poco senso.
MP3 è un formato compresso, permette di archiviare in poco spazio tanta musica, ma comporta una leggera perdita di qualità alla quale ci siamo sfortunatamente assuefatti.
Un valido formato alternativo è il FLAC (o ALAC su Apple) che alleggerisce leggermente il file audio ma senza perdite, per una qualità pari pari al classico CD audio.
Non sto parlando di audio Hi-Res, ma di normale audio CD. L'audio Hi-Res, invece, ascoltato dagli appassionati amici audiofili, è ottenuto da registrazioni a risoluzione audio ben più alta del classico CD, per quanto non tutti i pareri sono concordi nell'affermare che in questo caso la maggiore risoluzione audio sia veramente apprezzabile dall'orecchio umano.

Eliminàti gli MP3 è consigliabile evitare connessioni streaming via bluetooth per inviare la musica dal telefono verso la cassa acustica, in favore del classico cavetto audio.
Nel caso dello Stanmore si beneficia per lo streaming bluetooth del codec aptX che dovrebbe consentire una qualità senza perdite, tuttavia un buon orecchio riesce a percepire una leggera differenza tra la connessione bluetooth e quella tramite cavetto.
Personalmente il bluetooth lo utilizzo solo per ascolti a notte fonda, a volume bassissimo, dove una leggera perdita di qualità difficilmente si può apprezzare.

VENIAMO ALLO STANMORE:
Grazie alle manopole di regolazione dei toni bassi e dei toni alti poste sul dorso del Marshall è possibile regolare l'equalizzazione abbastanza efficacemente.
Tuttavia, se per i toni alti si ha un eccellente risultato semplicemente portando la manopola del cursore su 6/10, per regolare i bassi la cosa si fa più complicata: anche se regolassimo la manopolina dei bassi fino al massimo (10/10) per cercare di ottenere un basso più rotondo ed efficace, rimarremmo delusi dal risultato ottenuto.
Fortunatamente lo Stanmore si presta tranquillamente a ricevere un segnale audio già  equalizzato alla fonte senza introdurre distorsioni se non al massimo volume.
Intendo dire dire che possiamo "rafforzare" i toni bassi regolandoli direttamente dallo smatphone, tramite un player audio che lo permetta in maniera efficace.
Non tutti i player audio sono in grado di espletare efficacemente a questa funzione.
Le app che preferisco utilizzare allo scopo sono le seguenti:

1) NEUTRON (sia per IOS che ANDROID) che però è a pagamento ma tuttavia è in grado di equalizzare in maniera molto accurata sulle frequenze che più ci aggradano, per quanto abbia una interfaccia poco intuitiva e cervellotica.
2) ONKYO HF PLAYER che esiste anche in versione gratuita ed è relativamente semplice e pratica: questa app ci permette di modellare la curva di risposta che vogliamo ottenere "disegnandola" direttamente sul display.
3) VIPER 4 ANDROID (per chi ha i permessi di root).


Con ognuna di queste app, per equalizzare i toni bassi, bisogna agire sulla frequenza di circa 75-80hz (su frequenze audio più basse non ho notato effetti rilevanti), così da ottenere un basso più pieno ed efficace.
Quando opero in questo modo, sullo Stanmore, la manopola dei bassi la tengo fissa a 8/10 e non di più.
Il fatto che lo Stanmore "out of the box" non riesca a restituire un basso pieno e rotondo, se non equalizzandolo alla fonte, mi fa pensare che in Marshall non volevano che questo dispositivo audio andasse a invadere lo spazio del modello superiore, il Wouburn, che rappresenta la loro punta di diamante ma che secondo me ha un basso fracassone e poco melodioso.
 
Il telefono con cui piloto il tutto è un LG V10 che monta un DAC HI-FI della ESS SABRE il quale ha una qualità audio leggermente superiore agli altri smartphone in circolazione.

A mio avviso il tutto suona così bene che ho deciso di comprare un secondo esemplare di Stanmore, per collegarlo al precedente tramite un cavetto audio autocostruito,  in modo da avere una coppia di diffusori in perfetta stereofonia e per avere una atmosfera piu coinvolgente.
Non solo: ho sottratto al mio impianto home theatre 5.1 il subwoofer attivo della Indiana Line, l'Arbour S.10 da 150 W (che trovavo ridondante per rinforzare i bassi nell'home cinema) e l'ho collegato ai due Stanmore. Quando lo accendo, regolato per un leggerissimo sostegno in gamma bassa, raggiungo l'apice della goduria: con quel caldo, delicato, soffuso basso, discreto ma deciso, che completa la scena in maniera impeccabile.



giovedì 24 marzo 2016

Fosti come un lampo che acceca 
e lascia una immagine impressa
che occhi chiusi non possono fermare.
E mentre ti guardavo
tu non c'eri più.
Eppure sentivo ancora
le tue parole 
sussurrate all'orecchio...
…"ogni parte di me ti appartiene".
Adesso so perché esiste il vento.
Dio l'ha inventato
per poter accarezzare il tuo viso,
per sfiorare i tuoi capelli,
per soffiare via 
ogni tua ricordo...

mercoledì 6 gennaio 2016

Piccola recensione su alcune casse acustiche attive bluetooth da me provate (Harman Kardon Aura/ Marshall Stanmore/ Marshall Woburn)

Visto che ho un blog pieno di ragnatele, perché non utilizzarlo per essere di aiuto a qualche internauta di passaggio...
Voglio parlare di speakers bluetooth, di quei pochi che ho ascoltato, tra i quali ce n'è uno che mi ha colpito particolarmente.
Recensire l'audio è molto difficile se non impossibile: ogni orecchio "sente" a modo suo.
Per questo devo spiegare il mio breve e modesto percorso "audiofilo" dall'inizio, cosicché altri possano giudicare le mie impressioni sulla base delle proprie esperienze di ascolto.

Ho iniziato con un Bose Soundlink Mini, del quale mi ero letteralmente innamorato: piccolo, portatilissimo e con una corposa gamma bassa nonostante le dimensioni ridicole (si, sono un amante dei bassi, molti audiofili mi ripudieranno). 
Credevo di non riuscire a sostituirlo con nulla di meglio e pertanto ritenevo di aver raggiunto la "pace dei sensi" nel mondo degli speakers bluetooth. 
Fatta eccezione per la fugace scappatella con un Loewe Speacker 2Go (presto rivenduto), anch'esso portatile, ai primi posti nelle classifiche online per qualità sonora tra gli speaker portatili, da me confermata sui toni medi e alti assolutamente brillanti, ma molto carente se non inesistente sui toni bassi.
Poi càpito in un Apple Store e per puro caso ascolto un poderoso Harman Kardon Aura a tutto volume suonare in bella vista! 
Si, lo so che parliamo di un prodotto completamete differente dai precedenti: il Bose/Loewe è un piccolo portatile con batteria, l'Arman Kardon è un sontuoso speaker con una campana di vero finto vetro come bass reflex, 60W di potenza, capace di riempire con il suono un intero salone senza problemi.
Il fatto è che la profondità e la forte esuberanza dei toni bassi ascoltati in negozio mi fanno strabuzzare gli occhi letteralmente e pertanto non posso resistere: lo compro su due piedi senza neanche pensarci due volte.
Risultato: un suono vibrante e poderoso come fosse un piccolo subwoofer, che mi fa uscire quasi le lacrime dagli occhi ogni volta che lo ascolto. 
Per cui mi ritenevo perfettamente soddisfatto!
Succede, ad un certo momento, che leggo la recensione di un russo tradotta malamente dal Google traduttore, che mi demolisce il mio caro Aura e mi consiglia, a parità di prezzo, di scegliere Marshall Stanmore.
Marshall?
What's Marshall?
Io conosco marchi come Denon, Bose, Onkyo, Pioneer, Kenwood, Harman Kardon...cos'è 'sto Marshall Stanmore?
Chiaramente non mi lascio abbindolare dall'infido recensore, ma il destino vuole che il principale store di elettronica della mia città (di solito un deserto per prodotti di nicchia, a parte per frigoriferi, Play Station e iphone) aveva sullo scaffare 'sto maledetto Stanmore.
400 € non si trovano per strada tanto facilmente, ma nonostante tutto non resisto all'acqusito, giusto per poter sbugiardare il famoso recensore russo.
Lo piazzo in camera e parto con l'ascolto....ecco che immediatamente sgorga da me una sonora e  opulenta ristata di scherno: lo Stanmore non è paragonabile ai bassi del mio glorioso H/K Aura, non riesce a raggiungere certe particolari note di basso che fanno tremare i muri della mia casa!!!quindi ho vinto io.
Lo lascio suonare con aria soddisfatta e vittoriosa, quando ad un certo momento mi accorgo di qualcosa: sto riproducendo brani che conosco nota per nota (soprattutto pop/rock/country anni 70/80) e mi accorgo che riesco a distinguere particolari e sfumature tonali mai percepite prima nei miei anni di continue riproduzioni.
Sto parlando della gamma dei toni medi: chitarre (elettriche ed acustiche), percussioni e, nondimeno, la voce del cantante, tutti elementi che riesco a sentire distintamente e con estrema limpidezza, come mai prima d'ora mi era capitato.
Percepisco la ruvidezza della voce maschile, la sua respirazione come se fossi ad un palmo dal microfono di registrazione, e la limpidezza delle voci femminili, nonché arpeggi e pizzichi di chitarra con dettagli mai scorti prima d'ora...
Quando ascolto la voce del cantante è come se lui fosse lì, ad un metro da me, dal vivo!
E i bassi? Dove sono? Ci sono? Si ci sono, ma sono maledettamente equilibrati rispetto a tutto il resto, che non hanno la pretesa di rubare la scena...voglio dire: non fanno vibrare i muri tanto come l'Aura, ma ci sono e fanno l'amore con tutto il resto del suono!!!
Qual è la mia reazione a questo punto? Via di corsa a verificare sul sito Marshall se esiste lo stesso speaker ma in versione più potente, perchè sento di aver trovato il mio "sound" ideale e voglio il massimo possibile! 
Non che lo Stanmore fosse poco potente, anzi siamo ai ragguradevoli livelli dell'Aura o di poco superiore come pressione sonora, ma sono di quelle cose che più ce l'hai grande e meglio è, non è vero?
Scopro che esiste il Marshall Woburm, grosso, muscoloso, due tweetr + due woofer, 90W di potenza pura! e le recensioni e i commenti di tutto il mondo ne parlano con entusiasmo.
DEVE ESSERE MIO!
Dopo un lungo digiuno forzato del sottoscritto per poter racimolare i soldi per l'acquisto, lo ordino da Amazon.
Lo tolgo dall'imballo e lo metto sotto corrente per ascoltarlo.
Premo "play" (si fa per dire) e...cos'è sta roba che sento? dov'è il suono "stanmoriano"??? Entro nel panico, equalizzo sia con le manopole della cassa sia con il mio smartphone equipaggiato con "Viper4Android" e/o "Neutron" che sono app in grado di equalizzare con estrama accuratezza il suono...eppure cosa sentono le mie orecchie?
Ora ve lo dico:
Un suono potente e deciso, impressionante da incutere piacevole stupore, ma la curva dei toni bassi lavora troppo in alto, cioè i muscoli del Wouburn vengono espressi (a mio personale parere) su una gamma troppo "alta" delle frequenze basse. Possiamo stare a lavorare per ore (come ho fatto io) sull'equalizzazione dei bassi e dei medio bassi per limitare la prominente risonanza sulle frequenze un po' troppo elevate, ma non c'è niente da fare e se poi li attenuo troppo allora sparisce la corposità del suono in zona medi/voce/chitarre.
E per quanto riguarda il dettaglio su voci/chitarre/arpeggi che sentivo in Stanmore? 
Bè, ammetto che il suono nel complesso è veramente molto buono, ma non provo le stesse sensazioni che ho con lo Stanmore. 
Per carità, se alzi il volume si rimane esterrefatti dalla potenza, ma purtoppo non è il mio sound!
Preoccupato di essere stato colto da rincoglionite precoce, mi fiondo con lo Stanmore e il Woburn da un mio caro amico amante della musica, per capire se sono da ricovero.
Il mio amico possiede anche lui l' Harman Kardon Aura, del quale è soddisfattissimo.
Gli faccio ascoltare una canzone sul piccolo Stanmore, ricca di assoli di voce e chiatarra (tipo ad esempio Mama Said dei Metallica), poi gliela sparo sul Woburn...
e silenzioso mi fa di "no" con la testa (come un dottore che sta pensando ad una prognosi negativa).
Poi gli sparo un'altro brano, tipo "L'anno che Verrà" di Lucio Dalla, con percussioni energiche e chitarra acustica in primo piano, con  la voce del mitico Dalla che esce con una piacevole "ruvidezza"...poi gliela sparo sul Woburn e lui squote ancora la testa.
Ancora: gli faccio ascontare "All Things Must Pass" e "Beware of Darkness" in versione jazz di Joel Harrison, ricche di contrabbasso, chitarra elettrica e voce femminile delicata e sottile, poi gliele sparo nel possente Woburn.
E lui mi fa: "Dove hai detto che hai preso lo Stanmore?"
"Al M******d", rispondo io.
"Corro a prendermene uno prima che li finiscano...", mi risponde lui, e scappa via.
Nel giro di mezz'ora aveva anche lui il suo bel Stanmore sulla scrivania.
E questo è quanto.





giovedì 15 ottobre 2015

Sono rimasto qui,
dietro le sbarre
di una cella aperta,
con il silenzio
come unico carceriere.
Mi scrollo dalla mia immobilità
e spingo la porta per uscire
per scoprire dove mi trovo.
Mi affaccio da un prua.
Sono su una nave
che naviga al largo 
senza timoniere.
Respiro profondamente 
per sentire nei polmoni
il sapore secco e genuino
della salsedine.
Ascolto il sussurro del mare
rumoreggiare sullo scafo.
Rimango qui, 
cullato da questo torpore,
su questa immensa nave deserta
che naviga senza timoniere. 

giovedì 13 agosto 2015


 
Sentii un miagolio disperato provenire da dentro un pozzetto a cielo aperto.
Mi fermai per capire esattamente di dove provenisse quel lamento straziante.
Mi  affacciai sul pozzetto e vidi, due metri piu in basso, due occhioni enormi che mi guardavano disperati. 
Era un micino di pochi mesi caduto probabilmente mentre stava esplorando la zona.
La missione di recupero era tutto sommato semplice: mi calai senza esitare all'intenro del pozzetto ma il micio, allarmato dai miei movimenti, si dileguò istantaneamente dentro un altro buco adiacente, non raggiungibile a causa di una stretta insenatura.
Mi accorgo infatti che il pozzetto ha una piccola camera comunicante ma io non posso arrivarci perche sono troppo grosso rispetto all'insenatura.
Il micino, comunque, era sparito per rintanarsi dentro una piccola apertura tra il terreno e la parete del pozzetto adiacente.
Provo a chiamarlo sussurrando suoni rassicuranti, ma lui vuole solo la sua mamma ed è impossibile tirarlo fuori da li: sento solo i suoi mugolii sommessi provenire da qualche parte e poi piu nulla.
Con fatica riesco a risalire da solo dal pozzetto, ma solo perche le gambe mi permettono di schiacciare la schiena contro le pareti dello stretto e angusto buco.
Era di mattina e consapevole che non potevo fare molto altro decido di attendere la sera.
A notte fonda mi riaffaccio di nuovo sul pozzetto con una torcia elettrica per illuminare il buco, ed eccoli di nuovo li quegli occhi giganti e scintillanti che mi guardano disperati e smarriti.
I miagolii ora sono piu sommesi e stanchi. 
Mi calo ancora nel pozzetto ma ecco che il micio sparisce di nuovo: è troppo terrorizzato per fidarsi di me, è venuto al mondo da poco e vuole la sua mamma, non me.
Visto come si mettono le cose, per non lascialo morire di stenti, lascio dell'acqua e un po di cibo e mi tiro fuori dal buco.
Il giorno dopo, di mattino presto, ritorno per vedere se aveva mangiato.
Dalla strada il miagolio si udiva in maniera straziante, ed era cosi disperato che riusciva a commuovermi.
In quel momento osservo un passante che neanche si degna di voltare lo sguardo all'udire di quella richiesta di aiuto, ma anzi passa oltre noncurante: è incredibile come il pianto di un altro essere vivente passi cosi inosservato a noi esseri superiori.
Mi affaccio sul buco e rivedo gli occhi del micino che mi guardano spalancati.  Mi calo di nuovo dentro.
I grossi ragni, alla mia invadente presenza, lasciano velocemente le loro tane e le zanzare si alzano su di me come una nuvola alla ricerca di cibo.
Il micino, come al solito, si spaventa e si rintana nel buco adiacente al pozzetto, ma stavolta è talmente stremato che non va a rifugiarsi nella frattura tra il terreno e la parete. 
Noto con piacere che parte dell'acqua e del cibo che avevo portato la sera prima erano stati consumati.
Allungo la mano per afferrarlo ma è irraggiungibile per pochi centimetri.
Sbuffo contrariato: sarebbe una sciocchezza metterlo in salvo ma lui non se ne rende conto e insiste a sfuggirmi.
Provo di nuovo ad allungare il braccio schiacciando il busto contro il muro, affondando la faccia tra le ragnatele.
Il micino è stremato e non scappa via, ma rimane in zona di sicurezza rispetto alla mia mano.
Sto per desistere ma vedo sotto i miei piedi, tra i calcinacci, una tavola di legno lunga e sottile.
La prendo e la allungo lentamente verso il gattino il quale spaventato si schiaccia ancor di piu verso la parete e comincia soffiare con quelle poche energie rimaste.
Riesco però ad usare quel pezzo di legno come una estensione della mia mano e inizio ad accarezzarlo sulla testolina. 
Mi rendo conto che è un gatto veramente piccolo, come non avevo affatto compreso inizialmente. Continuo a grattarlo sulla testolina con la tavoletta di legno, poi la passo sotto il collo, dove i gatti adorano essere accarezzati.
Non si lascia convincere facilmente dai miei tentativi, però avanza incredibilmente un passetto verso la mia direzione. 
Mi manca poco per averlo a tiro dei miei polpastrelli perciò lascio improvvisamente il legnetto, ma lui si accorge e subito si ritrae diffidente. 
Sono quasi disperato perche non ce la faccio più a stare cosi rannicchiato con le zanzare che mi attaccano da ogni direzione.
Mi alzo diritto in piedi un secondo per riprendere fiato e poi ci riprovo piu determinato.
Lunghe e dolci carezze con il pezzo di legno fanno avanzare di nuovo verso di me il gattino con piccoli passi quasi impercettibili. Insisto con il braccio proteso il piu possibile dentro il buco ed ecco che il micino comincia addirittura a fare le fusa. 
Ma attendo che si avvicini ancora perché stavoltra non voglio rischiare di non averlo veramente a portata di mano. Aspetto più del dovuto, lui si avvicina ed ecco che il bastone lascia posto alla punta delle mia dita che iniziano ad accarezzarlo sulla testa, poi con tutta la mano, sulla schiena.
Sono convinto che è così abbattuto e disperato che gli è impossibile sottrarsi ad un attimo di conforto umano... ed ecco che di scatto lo afferro dietro la nuca, dove le mamme gatte afferrano i loro piccoli: è mio!
Lo stringo velocemente al mio petto e mi risollevo in piedi.
Lo accarezzo per tranquillizzarlo ma è frastornato, il micino non capisce più nulla: la luce esterna è piu vicina ai suoi occhi ed è abbagliato e disorientato. Vorrei accarezzarlo ancora ma è troppo spaventato e lui fa per sfuggirmi di nuovo verso il basso, verso il buco.
Stringo la presa per non lascialo scappare via. Capisco che non posso essere cosi egoista come vorrei nel coccolarlo ancora, e così lo sollevo immediatamente verso l'alto, verso l'uscita dell'imboccatura e lo lascio andare.
Il piccolino rimane accecato dalla luce del sole che non vedeva da due interminabili giorni e rimane per un attimo disorientato.
Poi si rende conto di essere veramente libero e scappa via, chamando la mamma con un miagolio forte e lacerato che mai avevo ascoltato nella mia vita.
Non ho visto esattamente dove si dirigeva perche ero ancora dentro il buco.
Sono uscito piu presto che ho potuto, ma il suo miagolio è svanito velocemente mentre si allontanava da quell'inferno.

giovedì 30 luglio 2015


Dove vanno a morire
le promesse d'amore?
In quale luogo vanno a finire 
i teneri baci di amanti
dati con gli occhi ricolmi di passione?
Dove svaniscono
i silenzi di abbracci interminabili
suggello di vacue promesse?
Forse volano via,
come fossero sostanza
che cade naturalmente
verso l'alto,
risucchiate dal vuoto dell'universo,
verso un dignitoso silenzio,
oltre questo inutile mare di parole.

lunedì 20 luglio 2015

Si scioglie nel tempo
il nostro tempo passato
come un pugno di zucchero 
nel mare salato.
Fissare la felicità,
come il pittore fa con la tela,
non c'è concesso.
La nostra umanità
è una fiamma che arde nel vento
e la brezza la fa vacillare.
Ci può spingere così in alto,
oppure lasciarci vagabondare
nei labirinti più reconditi
delle nostre debolezze.

lunedì 13 luglio 2015

Quanta strada ho lasciato dietro di me,
eppure più chiudo gli occhi e piu ti vedo,
se mi copro le orecchie sento la tua voce.
Non esiste abbastanza tempo 
per poterti dimenticare,
ma continuo a camminare
sulla riva interminabile 
di questo mare.
Se potessi parlare
alla stessa persona
che aveva intrapreso con me
parte di questo cammino
vorrei dirle
che ciò che più mi manca
è la sua amicizia.

giovedì 23 aprile 2015

Eravamo due esseri unici,
provenienti da mondi
sconosciuti a questa Terra,
e su questa terra ci siamo ritrovati.
Di quell'abbraccio interminabile
 le mie mani tremanti di emozione
avranno sempre memoria,
così come ogni parte di me
sa di esserti appartenuta.
Ma da quando decisa hai ripreso altro cammino
vive in me, inestirpabile,
il seme del dolore,
nelle profondità più recondite del mio essere,
là dove nulla era mai giunto prima.
Là, dove le lacrime non possono arrivare
a lavare via il dolore.


martedì 10 febbraio 2015

Galleggiavo ignaro,
sulla mia scialuppa di salvataggio,
quando ti incontrai.
Cozzasti dolcemente contro il mio scafo 
e mi risvegliasti dal mio torpore.
La tua zattera era così piccola e fragile
che pareva un francobollo a pelo d'acqua
e così ti presi subito a bordo
per condividere insieme una speranza di salvezza.
Vorrei non averti conosciuta...
...ma ti conosco...

sabato 31 gennaio 2015

Toccai il cielo quella volta,
che per la prima volta,
naufragai nei tuoi occhi.
Di me il tempo si fece beffa,
 perché da fanciullo ti conobbi
ma solo da uomo ti amai.
  E ti riscoprii così immensa 
che nessun uomo vivrà abbastanza
per poterti ritrovare
 negli occhi di un'altra donna.

mercoledì 14 gennaio 2015

 Ti ho vista svanire
come polline accarezzato
dal soffio di un respiro
mentre avevo ancora negli occhi 
la tua immagine riflessa.
Il tuo ricordo greve
e il vuoto che hai lasciato
impregnano la mia anima
che non riesco più a sostenere,
come peso morto,
che non sapevo di possedere
prima di perdere te.

giovedì 27 novembre 2014

Hai scelto di vivere
in una cella buia,
sola dentro una prigione abbandonata.
Avrei voluto stare accanto a te 
accettando di vivere in quella stessa dimora.
Ma tutto ciò che mi hai concesso
è vivere rinchiuso nella cella accanto.
Immersi nel buio, 
vicini e separati da una gelida parete,
tutto ciò che vuoi da me
è solo sentire la mia voce
quando ti svegli nel cuore di questa notte infinita
che hai scelto come vita.

lunedì 24 novembre 2014

Sei di nuovo qui
a stringere il mio cuore
come spire di serpente
che non concedono respiro.
Il peso della tua ombra
è di nuovo sulle mie spalle
e non scivola mai via.
La luce che ti aveva allontanato
se ne è andata
e il tempo 
è tornato ad essere solo un conto alla rovescia
dove la fine non coincide con lo zero
ma con l'infinito.

lunedì 2 giugno 2014

Esile bocciolo di rosa
travolto da un passato feroce,
non è riuscito a schiuderti
nemmeno il caldo bacio del sole estivo.
Sei rimasta dentro te stessa
quando tutti gli altri spiccavano il volo.
Vorrei che afferrassi la mano che ti tendo
perché queste mani 
non ti lasceranno mai strappare dal vento.