venerdì 24 marzo 2017

Questo silenzio interminabile
palesa la tua natura,
s'eppur la mia piu intima essenza
si rifiuta di accettarla.
Perché non posso cancellare dalla mente
un'esplosine di ricordi
fatta di abbracci
e dialoghi a bassa voce,
come fossimo bambini
che a notte fonda 
bisbigliano innocenti segreti
nascosti sotto le coperte.
Eppure ti rincontro nei miei sogni,
lontana, 
che mi dai le spalle,
come le si da 
a chi non è più di questo mondo.
So che potrei raggiungerti
per chiedere di voltarti,
per rivolgerti parole nuove.
Per ritornare bambini.
Ma ogni cellula del mio corpo
sa che questo desiderio è invano,
come di chi, per dissetarsi, 
apre la bocca sotto la pioggia.
Mi rimane solo il ricordo,
di te che te ne vai
senza mai voltarti.
 Eppur mi rifiuto di accettare che il mezzo,
 per te,
era più importante del fine.