martedì 23 luglio 2019

Recensione fatta con il "CORE"

Con tutti i nuovi smartwatch e sportwatch che hanno invaso il mercato io vado contro corrente e mi metto a parlare di "vecchi" orologi ABC, cioè dotati nient'altro che di altimetro e barometro (e bussola), che ormai stanno lasciando il passo ai moderni modelli con GPS.
D'altro canto la Suunto ha ancora in listino il glorioso CORE, e la Casio sforna imperterrita orologi ABC come da pluri decennale tradizione della serie PRO-TREK.
Ho posseduto ben due SUUNTO CORE, il primo era il Light Green, preso perché tra i più economici a quel tempo (mi pare viaggiasse sopra le 220 euro), che però non mi è durato molto, diciamo un anno circa. Pensando che si trattasse di una unità sfortunata ho preso successivamente un elegante ALU PURE WHITE, ancora più costoso, e sono andato avanti fiducioso per qualche anno, poi pure quello se ne è andato. Motivo per cui ci ho messo una pietra sopra.
Ma dettagliamo un po' meglio lo svolgersi dei fatti: SUUNTO CORE viene dichiarato come profondimetro da snorkeling fino a 10 metri, motivo per cui in estate decisi di immergerlo.
E' il primo orologio della mia vita che ho avvicinato all'acqua...tutti i miei precedenti orologi, a partire dal 1994, non hanno mai nemmeno preso un po' di umidità, a causa della mia radicale convinzione che elettronica e acqua non vanno mai e comunque d'accordo. Ma il SUUNTO ragazzi!...Beh il SUUNTO è tutto un altro prodotto: professionale, affidabilissimo, ideato per gli avventurieri e per resistere a qualsiasi intemperia, per portarti in salvo anche in caso di improvvisa era glaciale...non poteva non resistere ad una modesta nuotata.
E difatti l'acqua mi si è infiltrata in men che non si dica dopo neanche una manciata di tentativi.
Parlo veramente di brevi immersioni di neanche 2/3 metri, dunque ampiamente nei parametri del costruttore...
Imputai la cosa alla mia incuria: infatti pochi mesi prima avevo dovuto sostituire la batteria (che per inciso non superava mai i 6 mesi di durata, un po' pochini). Siccome la sostituzione è resa agevole anche per la comune utenza (per svitare lo sportellino sul retro basta una moneta) l'ho eseguita personalmente, ma evidentemente non avevo ben richiuso il coperchio o non avevo controllato il corretto stato e alloggiamento della guarnizione.
Visto che le funzioni di altimetro e barometro mi soddisfacevano particolarmente non ho voluto privarmene e l'ho rimpiazzato con il CORE ALU PURE WHITE, che è esattamente lo stesso orologio ma con una cassa e un cinturino di materiali diversi (con la scusa dei materiali il Suunto Core poteva arrivare a costare anche 600 euro ma il "core" dell'orologio era sempre lo stesso).
In questo caso, con orologio nuovo e batteria installata di fabrica, ho riprovato l'immersione...con risultati disastrosi. Più scendevo e più il display si affievoliva. Ma per discesa intendo sempre quei due/tre metri di profondità, oltre i quali il display si spegneva e l'orologio si resettava.
Schizzato fuori dall'acqua come un salmone scozzese per non far fuori pure questo secondo esemplare, l'ho subito riposto in luogo fresco e asciutto nel tentativo di salvarlo. Mi andò bene, l'orologio si riprese, ma mai più l'ho avvicinato all'acqua, nemmeno per pulirlo (realizzando così la prima colonia di batteri in cattività da polso al mondo). In altre parole mi sembra abbastanza chiara la delicatezza del prodotto in se.
Ma magari sarei stato più fortunato nell'utilizzarlo esclusivamente come barometro/altimetro in montagna.
E inizialmente così sembrò andare, se si passa sopra alla colonia di batteri (o meglio al sudore estivo) che mi ha corroso il retro della cassa realizzata in vero finto alluminio, facendo apparire la cassa butterata e tarlata. Ma l'orologio continuava a funzionare.
Fino al giorno in cui, credo per un bug firmware a orologeria, è entrato improvvisamente in una spece di modalità "menu service" dalla quale non è stato più possibile uscire se non rimandandolo al costruttore.
Nessuno dei miei tanti orologi PRO-TREK, sin dai primi modelli usciti negli anni '90 e che ho acquitato entusiasta, aveva mai smesso di funzionare.
Pertanto la mia esperienza con Suunto si è conclusa con il lancio dalla finestra del mio secondo e ultimo CORE.
Ma a parte la scarsa durabilità del prodotto, cosa posso dire di altro? Beh la gestione del barometro e dell'altimetro, per me che provenivo dai "basici" Casio, mi piaceva da morire.
Bisognerebbe spiegare a questo punto come gestiva la pressione il Casio e come la gestiva il Suunto.
Partiamo spiegando qual è il meccanismo di funzionamento base dell'altimetro barometrico: un sensore di pressione misura costantemente la pressione atmosferica locale. Visto che la pressione atmosferica varia al variare delle condizioni meteo, l'orologio ci può dare un'idea approssimativa della tendenza delle condizioni meteo (tendenza verso il bello o tendenza verso il brutto tempo), fino a segnalare imminenti temporali/tempeste, nel caso di improvviso e marcato crollo depressionario.
Ma la pressione locale varia anche se ci eleviamo o abbassiamo in altitudine, perché la colonna di aria sopra la nostra testa diminuisce se ci eleviamo di quota e aumenta se ci abbassiamo. L'orologio calcola il "peso" di questa colonna d'aria con il sensore barometrico e ci da una stima dell'altitudine.
Da questo si deduce che rilevare l'altimetria con un sensore barometrico non è operazione scevra da errori a causa del naturale continuo cambiamento delle condizioni meteo che influenzano la misurazione dell'altitudine, né la misurazione della pressione atmosferica locale avrà utilità qualora variassimo continuamente la nostra quota altimetrica.
Il Casio gestisce queste inevitabili limitazioni ponendosi con questa filosofia: "L'altimetro e il barometro dell'orologio vengono forniti cosi come sono, pertanto l'altimetro va tarato il piu spesso possibile con rifermenti altimetrici noti, e il barometro avrà utilità solo se non modificherete la vostra altitudine, meglio ancora se vi troverete a stazionare in riva al mare".
E non c'è modo di dire all'orologio: "Ehi, adesso smetti di rilevare la tendenza meteo, perché mi sto muovendo e quindi i dati di pressione che riceverai dovranno essere interpretati come variazioni altimetriche."
Oppure, quando stazioniamo in un luogo, non c'è modo di dire all'orologio: "Ehi, smetti di registrare l'altitudine, perché non ci stiamo muovendo e quindi i dati di pressione che ricevi si riferiscono esclusivamente a variazioni meteo e non altimetriche."
Questo significa che la Casio non ti dà nessuna funzionalità ulteriore a quella del rilevamento locale di pressione e altitudine.
Ora: non è che le rilevazioni del PRO-TREK siano di scarsa utilità: l'escursionista esperto sa che prima di partire per il trekking devrà sempre tarare l'altimetro alla partenza con un'altitudine nota (e ritararlo anche durante l'escursione il più possibile) e che non potrà basarsi sul barometro per la tendenza meteo durante il percorso, se non dopo aver stazionato alla medesima altitudine per almeno qualche ora. 
Tenete conto che questa è una tecnologia nata alla fine del secolo scorso, quando si faceva escursionismo con le mappe cartacee, quando i GPS o gli smartphone non esistevano, per questo si considerava accettabile qualche grado di incertezza moderabile da tarature continue dello strumento.

Il SUUNTO invece come la gestisce? Chiaramente anche lui ha le stesse limitazioni perché la tecnologia alla base è sempre la stessa. Però ha una marcia in più.
Partiamo dal barometro: il SUUNTO CORE registra la pressione locale ma indica la pressione a livello del mare! Che è più utile per due motivi: il primo perché con i valori riferiti s.l.m. abbiamo sùbito l'idea se il valore pressorio è relativo ad una fase di alta o bassa pressione, anche con una singola misurazione* (sopra i 1013 hpa è considerata alta pressione, sotto i 1013 hpa è considerata bassa pressione). Ma l'aspetto più importante è che possiamo eventualmente tarare il barometro alla corretta pressione s.l.m. servendoci delle misurazioni delle stazioni barometriche presenti sul territorio (ad esempio degli aeroporti che sono solitamente precise) che sono riferite appunto s.l.m. e sono consultabili via internet.
Non solo: tarando la corretta pressione s.l.m. anche l'altitudine risulterà automaticamente tarata.
Vale anche l'operazione inversa e cioè se abbiamo un riferimento attendibile di altitudine e lo inseriamo nell'orologio, anche la pressione s.l.m. verrà tarata di conseguenza. Un bel vantaggio rispetto ai Casio PRO-TREK.
Infatti, quando stiamo stazionando stabilmente ad una data altitudine, possiamo "dire" all'orologio: "Smetti di rilevare l'altitune e "blocca" il valore attuale dell'altitudine perché qualunque variazione registrerai d'ora in poi sarà dovuta esclusivamente alla tendenza meteo". Questo permetterà una corretta registrazione dei dati di pressione per il rilevamento della tendenza meteo evitando possibili derive del valore dell'altitudine attuale.
E quando decideremo di muoverci potremo "dire" all'orologio: "Smetti di rilevare la tendenza meteo e "blocca" l'attuale valore della pressione s.l.m., perché ora ci muoveremo e quindi la tendenza meteo non potrà essere rilevata perciò devi ricominciare a considerare i nuovi dati esclusivamente come variazioni altimetriche".
Veramente intelligente come gestione!
Ma c'è una ulteriore chicca: se l'escursionista è uno smemorato che si dimentica di "comunicare" all'orologio se si è in movimento o se si sta bivaccando (cioè si dimentica di impostare manualmente l'orologio su "altimetro" o "barometro"), i valori registrati saranno assolutamente inattendibili: per questo esiste una modalità ulteriore, quella automatica che, se abilitata, cercherà di capire attraverso un semplice algoritmo se gli sbalzi di pressione rilevati sono dovuti al fatto che ci stiamo muovendo oppure sono dovuti a variazioni meteo, e pertanto l'orologio si imposterà di conseguenza su "altimetro" o su "barometro" a seconda della situazione.
Non è che faccia miracoli: qualche giorno in modalità automatica e l'altimetria tenderà a sballare di qualche decina di metri, ma è un risultato eccezionale per un unico sensore di pressione senza un GPS  come riferimento per le correzioni.
Questo è ciò che mi fa impazzire di questo orologio, e non credo che ci siano soluzioni altrettanto valide o efficati su altri orologi del genere, fermo restando la regola che nessun orologio con il solo sensore baromentrico è in grado, durante le ascese (o le discese), di correggere autonomamente i discostamenti pressori dovuti al meteo, se questi si verificano.

Prima di chiudere devo però spiegare perché trovo che anche CASIO sia un orologio veramente molto valido, nonostante gli manchi una gestione così smart delle rilevazioni pressorie: la robustezza e l'affidabilità, signori! Ho avuto diversi pro-trek sin dal 1994 e nessuno ha mai smesso di funzionare se non per la fine della batteria.
L'ultimo che ho acquistato in effetti non è recentissimo, è un PRG-550 (gli ultimi modelli hanno nuovi sensori di pressione con risoluzione di 1 metro di altitudine come nel Suunto CORE e una migliore gestione energetica) ma con il suo pannello solare integrato mi sono dimenticato di cosa sia la batteria (sotto questo aspetto Casio è veramente all'avanguardia). E dopo 5 anni di assiduo utilizzo in qualunque condizione (pioggia, neve, centinaia di docce, sudore, lavori manuali pesanti) continua bellamente a funzionare senza cedimenti. Naturalmente la cassa di resina e il cristallo si sono segnati con l'uso gravoso e il cinturino in plastica si è irrigidito fino a creparsi, ma sono aspetti veramente secondari rispetto ad un orologio che indosserai dimenticandotelo al polso per anni.
L'ideale sarebbe stato avere nel PRO-TREK le stessa funzionalità del Suunto, una specie di CORE-TREK, ma come al solito la perfezione non si riesce mai ad avere.
Ma se dovesse veramente arrivare la famosa era glaciale sceglierei senz'altro il Casio.


PS: Ok ammetto di aver ceduto alla tentazione: ho preso un terzo CORE prorpio in questi giorni (è quello della foto in alto), tentato dai prezzi più umani a cui sono scesi questi orologi negli ultimi anni, ormai superati dai nuovi smartwatch che rappresentano la nuova frontiera.


*Va precisato che una previsione corretta della tendenza meteo con il barometro la si ottiene leggendo il grafico della tendenza della pressione, dunque una sola misurazione non è sufficiente. Quindi servono più misurazioni nell'arco di almeno alcune ore affinché il grafico possa esprimere la tendenza attaule (se il grafico è in salita indica tendenza verso il bel tempo e viceversa). Tuttavia una singola misurazione che rilevasse diciamo ad esempio 1025 hpa s.l.m. è sufficiente per porci in una condizione di bel tempo e stabilità meteo; come una singola misurazione che rilevasse ad esempio 995hpa s.l.m. ci porrebbe con ragionevole certezza in una situazione di forte rischio maltempo e instabilità.

venerdì 5 luglio 2019

Radio ricevitore XHDATA D-808

         


Video: confronto tra D-808, DE1103, PL-880 in ricezione AM/MW con ferrite interna di 
un segnale stabile debolissimo


Il primo ricevitore LW-MW-SW che ho posseduto, negli anni '90, era un Sony ICF-7600GR ma l'ho usato un po' e poi l'ho rimesso nel cassetto. Mi sono sempre chiesto come mai non mi coinvolgesse molto l'ascolto di queste bande, in realtà molto affascinanti. Il motivo l'ho capito solo ai giorni nostri: la sua sintonia manuale era relegata ai soli tasti UP e DOWN, non avena un encoder, per cui la caccia dei segnali era snervante e lenta (a maggior ragione negli anni '90 quando non avevo una chiara idea di come fossero suddivise le HF e quindi "navigavo completamente a orecchio").
Ai giorni nostri, grazie alla rotellina dell'encoder nei moderni ricevitori cinesi, ho ritrovato il piacere dell'ascolto, o meglio della caccia dei segnali. Bisogna però stare molto attenti a non incappare nei modelli di radio DSP (ce ne sono un'infinità) che introducono pause audio ("muting") tra un khz e l'altro, rendendo la navigazione tra le frequenze lenta e stancante come, se non peggio, dell'ICF7600.
Recentemente, nella ricerca del mio nuovo ricevitore economico da acquistare, tuttavia, la mia attenzione cadde proprio su un modello dsp, l'XHDATA D-808.
Perché, muting a parte, mi sembrava veramente una radiolina graziosa, piccola e completissima oltre che abbordabile economicamente. Completissima perché, ad esempio, possiede pure lo squelch che è utilissimo quando voglio monitorare quel certo canale CB dove sono soliti fare QSO i miei amici locali, senza dovermi sorbire il fastidioso QRM di fondo nell'attesa che qualcuno impegni il canale. Ha pure l'FM con RDS. La banda aeronautica poi, per quanto sia un gadget non indispensabile, è veramente sensibile e perfettamente utilizzabile per chi volesse esplorare questa bansa a fondo (occhio che in scansione automatica non  ha il nuovo step a 8,33 khz, quindi chi volesse setacciarla a fondo dovrebbe farlo pazientemente e manualmente con il passo da 1khz). Se avesse avuto anche la banda radioamatoriale 144-146 mhz sarebba stata da ola da stadio.
Nelle decametriche, se si è disposti a rinuciare alle onde lunghe (dove è sorda come un banco), copre senza interruzioni le onde medie e le onde corte con una sensibilità di tutto rispetto. E' un po' meno sensibile rispetto ad altre radio più costose, ma uno dei motivi potrebbe essere che ha l'antenna a frusta un po' corta.
Ma tralasciando il problema della frusta corta (basterebbe un'antenna esterna o una prolunga sulla frusta per risolvere) il vero cruccio rimane la sintonia con muting.
Per questo l'avevo scartata inizialmente optando per l'ottimo DEGEN DE1103 e il PL680 seguito dal PL880. Ma alla fine la curiosità ha prevalso e l'ho acquistato lo stesso.
In onde medie, con la sua piccola ferrite, la ricezione è praticamente identica al mio DEGEN DE1103, quindi più che discreta (migliore del PL-680 e PL-880), anzi direi notevole per le sue dimensioni ridotte. Purtroppo come quasi tutti i portatili non accetta un'antenna esterna per le onde medie e in questo il Degen rimane imbattibile.
In onde corte, come già detto, è leggermente inferiore come sensibilità rispetto ad altre radio: in onde corte, con segnali AM che sul  mio Degen risultano molto deboli ma ancora comprensibili, sul D808 potrebbero non essere rilevati. Messi l'uno a fianco all'altro questa leggera differenza si nota e scoccia un po', ma all'atto pratico è una differenza avvertibile solo su segnali al limite del ricevitore e dunque non inficerà quasi mai il normale ascolto.
Quello che più mi colpisce, vista la leggera minore sensibilità in AM, è la resa in SSB: qui i segnali deboli vengono fuori chiari e nitidi anche in mezzo al QRM, risultando praticamente alla pari col Degen (che per me è un riferimento tra gli economici). Merito forse dei numerosi filtri DSP disponibili che lavorano indubbiamente con grande efficacia? In ambito ssb, insomma, la risposta in frequenza risulta chiara, bilanciata, piacevole, migliore rispertto al controverso PL-880 e più piacevole rispetto al buon DE1103.
Anche il D-808, però, è afflitto dal problema dei picchi di modulazione SSB gracchianti come nel PL-880, ma almeno l'entità del problema qui sembrerebbe meno evidente, sospetto a causa di una risposta audio relativamente piu stretta dello speaker interno che ne attenua un po' il fenomeno.
A proposito della risposta audio: il piccolo speaker non è comprensibilmente di qualità eccelsa: i toni bassi non ci sono, i toni alti non sono così pronunciati (per fortuna), ma il parlato è perfettamente "a fuoco" e nitido come ci si aspetterebbe da un ricevitore portatile economico per AM/SSB. Va da se che la musica sull'FM commerciale non è il massimo, ma credo che non sia il target di radio per gli appassionati di alta fedeltà (il confronto con il PL880 qui è impietoso).
Comunque non male la qualità audio AM in onde corte e medie, grazie più che altro ai suoi filtri DSP, che nella maggior parte dei casi riescono a definire e separare bene anche stazioni distanti solo 5khz.
Dunque abbiamo finalmente la radiolina economica definitiva? No naturalmente. Per esempio: non è possibile effettuare una scansione automatica della banda CB perché fuori dalle bande broadcasting non fa scansione (fa eccezione l'AIR BAND che si può scansionare fortunatamente). Durante la scansione automatica non è in grado di rilevare le stazioni più deboli (questo è tanto più grave in una radio DSP che, soffrendo del fastidioso effetto muting, dovrebbe dare all'utente strumenti alternativi validi di ricerca). Poi la gestione delle memorie è poco intuitiva come anche l'immissione diretta della frequenza. E soffre non poco di frequenze immagini quando si è all'aperto nei periodi di forte propagazione (e non ha un attentatore di segnale a darti una mano).
Alla fine però bisogna ammettere che per il suo prezzo non si può chiedere di più (80 euro spedita nel 2019). Purtroppo il muting mi spinge a consigliarla solo ai navigati delle HF, che sanno dove muoversi senza passare tutto il tempo in sintonizzazioni manuali. D'altro canto anche per il neofita risulterebbe molto completa e valida, per cui faccio fatica a sconsigliarla tout court.
Per il cacciatore incallito di segnali raccomando comunque di dotarsi anche di un modello pll, come il PL600 o il PL660/PL680. Il D808 è ottimo come seconda radio per giocare come bambini.


TECSUN PL-880

                                      

Video: a confronto PL-880, DE1103, D-808 in onde corte SW su un debolissimo segnale e forte QRN su antenna a frusta con estensione filare di circa 5 metri

Ho avuto per qualche giorno un PL-680, una delle pochissime radio PLL ancora in produzione. L'ho trovata una buona radio per il costo, abbastanza completa. Sensibile in onde corte (siamo ai livelli del DEGEN DE1103), un po' troppo soggetta alle spurie provenienti dalla banda FM commerciale, ma con un audio SSB strepitoso (corposo e presente sui toni bassi), superiore anche a radio HF radioamatoriali di svariate misure più costose. Per qualche strano motivo però i segnali SSB piu deboli sparivano molto prima rispetto ad altre radio similari, forse a causa di una cattiva gestione del "soft muting" che la fa sembrare meno sensibile in SSB. 
Sono passato quindi al "maestoso" e più costoso PL-880, da piu parti osannato per la qualità audio generale molto buona. Una radio DSP ma (udite udite) straordinariamente non affetta dal maledetto "effetto muting" durante la sintonia manuale (diversamente non l'avrei presa). Quindi si può navigare tra le frequenze con un feeling quasi completamente "analogico" e con tutti i vantaggi dei numerosi filtri DSP disponibili.
Ma il primo impatto è stato un po' deludente. Non che la decantata qualità audio non ci fosse, anzi...in FM è convincente e in AM restituisce un suono caldo e poco stancante perché tende ad attenuare i fisiologici fruscii/QRM di fondo perché spinge soprattutto sui toni medi e bassi dello spettro audio. La delusione è venuta da piccole ma numerose sbavature: ad esempio l'audio non è poi così potente al volume massimo se si considera che alzandolo già al 70% iniziano le distorsioni dell'amplificatore che deteriorano pesantemente la qualità audio. E a volte, prima ancora delle distorsioni dell'amplificatore, si presentano risonanze meccaniche dovute alle plastiche rigide. Per cui l'entusiasmo iniziale è stato un po' frenato. Intendiamoci: come qualità audio è la Ferrari dei portatili, ma purtroppo è una ferrari con il limitatore a 100 km/h.
Ecco un altro esempio di anomalia audio: ad un certo livello di volume, diciamo intorno al 20%, si innesca un sibilo anomalo, generato dalla circuiteria di amplificazione. Non è la fine del mondo: basta spostare un po' la rotella del volume e si risolve, ma per il prezzo pagato e visto che il suo teorico punto di forza è la qualità audio, scoccia parecchio.
Come sensibilità in HF con la frusta siamo di pochissimo sotto al DEGEN o al PL680, quindi niente male, ma come resistenza alle immagini non brilla affatto. Quando mi trovo di notte in campo aperto e con forte propagazione si ricevono parecchie stazioni, laddove non dovevano esserci, anche con il solo utilizzo della frusta. La qualità audio SSB, poi, al contrario della qualità audio AM, è il vero tallone di Achille: primo perché il filtro più largo, il 4khz, non funziona e il filtro piu largo utile, il 3khz, è un po' strettino per un utilizzo continuativo anche quando non sarebbe necessario.
Se poi andiamo ad utilizzare i filtri ancor più stretti in dotazione l'acustica e la modulazione diventano cupi e praticamente incomprensibili, dunque sono pressoché inutilizzabili in fonia. 
Secondo poi si aggiunge un insopportabile effetto di distorsione (gracchiamento) nei picchi di modulazione nei segnali più forti, dovuto al comportamento dell'ACG abbastanza bizzarro (problema riscontrato su altri modelli DSP come il PL-365 e l' XHDATA D808 dunque temo sia un difetto congenito del chip dsp). Ma se non vi bastasse, sempre in SSB, c'è un effetto tremolio (o gorgheggio) della mdulazione che si presenta leggero già dai 15 mhz fino a peggiorare tantissimo verso i 30 mhz.
E non pensiate che tutti questi difettini siano dovuti a problemi di gioventù, perché sulla scheda del pcb risulta essere una unità del 2017.
Allora mi sono detto: va bene, è la classica radio da tenere in casa, dove la qualità audio può essere maggiormente apprezzata  giusto per l'ascolto dell'AM in onde medie e corte e FM commerciale. Tuttavia c'è da dire che può funzionare solo se alimentata tramite batterie, perché se collegata alla 220V il rumore elettrico la rende inutilizzabile... insomma è un'ottima radio desktop AM/FM pensata per l'uso portatile (se afferrate il paradosso).
Detto questo vanno sottolineati anche i pregi perché punti a favore ci sono (d'altro canto ricevitori economici cinesi esenti da magagnine e magagnette non esistono): ha una ergonomia eccezionale con le sue 3 manopole distinte (per la sintonia normale, sintonia fine e volume), immissione diretta della frequenza senza dover premere mille tasti come fosse una pianola, selezione distinta tra USB e LSB, passi SSB di 10 Hz leggibili sul frequenzimetro e, di nuovo, insisto sull'audio perché in modulazione di ampiezza, anche con segnali deboli, è meno stancante nell'ascolto prolungato e in FM è molto appagante anche solo per ascoltare il notiziario. E, sempre in modulazione di ampiezza, possiede dei filtri DSP che lavorano piuttosto bene (il filtro piu stretto, il 2.3 khz, è perfettamente utilizzabile quando necessario...non rende l'ascolto impossibile come invece accade per l'SSB) e nonostante la presenza del DSP possiede una sintonia "simil-anologica" senza muting.
Quindi, se si cerca un ricevitore portatile che vi delizi nell'ascolto delle bande AM/SW e FM commerciali (senza aspettarvi una cassa acustica della Bose), con la possibilità di utilizzare l'SSB (magari a piccole dosi, ma senza esagerare con l'SSB, che non sia il vostro pricipale ambito di ascolto altrimenti potrebbe deludervi) allora potrebbe essere la radio giusta, ma non ditelo al vostro portafoglio.

Degen DE1103 ricevitore PLL MW, LW, SW




Video: a confronto DE1103, PL-880, D-808 in onde corte SW su un segnale debolissimo

Fa specie che nel 2019 ci sia ancora qualcuno in ascolto con una radio ad onde corte. Fa specie perché con l'avvento del digitale (radio e internet) le vecchie bande HF si fanno sempre piu vuote (eccezion fatta per Radio Cina Internazionale che sembra voler monopolizzare tutte le frequenze), ma nonostante tutto, questo settore già di nicchia negli anni d'oro, continua oggi ad andare avanti, magari proprio grazie alle radio cinesi a basso costo che tèntano l'ascoltatore nostalgico.
Non ho grandi competenze in merito ma sono uno di quei nostalgici e improvviserò una recensione semi seria di alcuni modelli in mio possesso.

DEGEN DE1103 PLL (fuori produzione)
Per me è il piccolo principe delle radio LW,MW, SW, dal costo veramente contenuto per le prestazioni che offriva. Parlo al passato perchè è fuori produzione da un po' ed è stato sostituito da un modello esteticamente identico, con il medesimo nome, ma con un hardware DSP che ne ha stravolto tutti i punti di forza: sensibilità, sintonia analogica a PLL, reiezione alle immagini...
Ma non solo il DE1103 è stato stravolto: quasi tutti i modelli di radio che sono ora sul mercato e tutti i modelli futuri che usciranno, si basano sulla tecnologia DSP che processa il segnale digitalmente offrendo alcune interessanti novità ma introducendo limitazioni "sconfortanti".
Primo fra tutti il tuning manuale a "scatti", che introduce una pausa silenziosa ("muting") tra una frequenza e l'altra durante lo spazzolamento manuale delle frequenze. Perché è sconfortante?
Le frequenze LW/MW/SW (cioè da 0 a 30Mhz) alle quali si rivolgono questi ricevitori, sono frequenze radio da esplorare, setacciare palmo a palmo tra rumori e sibili, alla ricerca di segnali che spuntano solo in certi priodi del giorno o dell'anno (o di una intera decade), spesso evanescenti e fugaci. E' una giungla brulicante e sempre mutevole di suoni e rumori in mezzo ai quali andiamo a piluccare segnali vocali o digitali, conosciuti e sconosciuti.
Dunque per passare al setaccio efficacemente queste bande ci serve pazienza, un buon orecchio e una radio con sintonia manuale continua senza pause (senza muting) tra un Khz e l'altro, esattamente come fa qualsiasi radio tradizionale da che mondo è mondo.
La caccia di questi segnali è come la ricerca di un'ago nel pagliaio di notte muniti di una sola torcia. Ora: immaginate di avere due torce elettriche, una che fa una luce normale mentre l'altra che emette una luce lampeggiante (intermittente). Con quale di queste due torce vorreste mettervi alla ricerca dell'ago?
Ecco: la torcia intermittente (che vi farà venire un gran mal di testa e vi allungherà i tempi di ricerca) è la moderna radio DSP con muting. Per cui ritengo molto più saggio dotarsi almeno di una radio con sintonia classica PLL anche se fuori produzione come il DE1103.
Il valore di questa radio stava nel prezzo di vendita veramente molto modesto relativamente alle sue prestazioni di sensibilità, unite ad una buona capacità di bloccare i segnali FM spurii che molto spesso rientrano nel front end sporcando la ricezione in onde corte nelle aree urbane fortemente infestate da queste emittenti.
E' un po' meno performante se si hanno forti segnali in banda, perché è abbastanza soggetta a mostrare segnali di frequenza immagine anche se devo dire mi è capitato di peggio con radio piu "blasonate" tipo TECSUN PL680 o PL880.
La sensibilità in onde medie e lunghe con la sua antenna interna in ferrite è discreta, ma grazie a un bug firmware è possibile utilizzare l'antenna telescopica oppure una filare per migliorare l'ascolto (a patto che vi troviate lontano da zone infestate da rumori elettrici) e vi assicuro che in questa modalità c'è una differenza abissale. Certo: con una antenna omnidirezionale o una filare peggiorano le condizioni di interferenza e di frequenze immagini, ma si riesce anche ad arrivare veramente molto più lontano. Molto buona la sensibilità in onde corte con la sola antenna telescopica a frusta, che tende a calare solo verso l'estremo superiore di banda.
Essendo un ricevitore analogico a PLL dispone solo di 2 filtri meccanici. Quello più largo introduce una risposta audio molto spinta sui toni alti, dunque mette un po' troppo in evidenza i fastidiosi fruscii di fondo, problema più che altro dovuto alla risposta dell'altoparlantino che è mal ottimizzato e lavora con enfasi sulle frequenze audio medio alte. Con il filtro stretto la gamma audio si "restringe" notevolmente, i toni alti spariscono e l'acustica diventa molto cupa e ovattata. Fa comunque il suo sporco lavoro decentemente.
In SSB il filtro largo è molto largo. In banda con affollamento non sarà difficile ascoltare piu QSO ravvicinati. Il filtro stretto migliora un po' la situazione pur non restituendo una selettività al pari di un filtro DSP.
Un aspetto decisamente negativo in SSB, diciamo sulle frequenze da circa 20mhz a 30Mhz, è un effetto "tremolio" nelle modulazioni, abbastanza fastidioso. Si ha la sensazione di non riuscire a centrare perfettamente il segnale, ma in realtà è un difetto della radio (riscontrato anche sul PL-880 ma completamente assente nell' XHDATA D-808)
Ho avuto diversi esemplari di questa radio e ho trovato differenze tra loro: alcune sono maggiormante afflitte da questo difetto di "tremolio" in SSB, altre meno.
Sempre per rimanere in tema di standard qualitativo, non ho trovato un esemplare che avesse la stessa intensità nella retroilluminazione del display rispetto ad un altro. E' chiaro che gli standard di produzione cinesi non sono il massimo, ma per un ricevitore tutto sommato più che discreto (e per soli 50 euro) ci si passa tranquillamente sopra.
Ha anche i tasti retroilluminati, una cosa più unica che rara, perfetto per spedizioni notturne.
A livello di ergonomia, come scritto da più recensori, non brilla di certo: ad esempio non esiste un tasto diretto per alzare o abbassare il volume; non ha la possibilità di selezionare distintamente LSB o USB, quindi bisogna lavorare con la rotella del BFO per centrare correttamente il segnale e ciò a discapito di una "caccia" proficua ai segnali SSB più evanescenti. Ancora: non ha un efficace sistema di scansione automatico della banda, ma d'altro canto è una radio vecchio stile: tutto manuale e rigorosamente a orecchio come piace a me.
Nonostante tutti questi difetti "veniali", la considero un prodotto casualmente nato sotto una buona stella e da piu parti comprensibilmente elogiato. Ogni tanto qualche esemplare si trova usato in rete. Lo consiglio vivamente specie al neofita.

domenica 10 febbraio 2019

Guardo questo fiume
scorrere verso il mare.
Conosco le correnti

che possono trascinare via.
Se dovessi reincontrarti
in qualsiasi aldilà possibile
saprò riconoscerti.
E ti porgerò la mia mano
per condividere
qualunque supplizio
fosse stato decretato.