domenica 29 settembre 2013


Ho reincontrato,
dopo tempo immemore,
i tuoi occhi di bambina
che il tempo non è riuscito a cambiare.
Una ciocca dei tuoi capelli,
come un germoglio di vite in autunno,
cadeva stanca sul tuo viso
mentre eri assorta nel tuo lavoro.
E le tue labbra,
 come ciliege in primavera,
mi rammentavano il sapore dell'amore.


Tremolante foglia solitaria,
ostinata viaggiatrice senza meta
che il soffio del vento rende inquieta,
il tuo volo silente 
di nuovo hai ripreso.
Ovunque ti posi, al voler del vento,
la speranza di divenir germoglio ti coglie
come ansia di chi attende il nascer
di una nuova vita.
E' un'idea di cui ti innamori ogni volta,
prima di ripartire per il prossimo viaggio.