martedì 31 maggio 2011


Odierò ogni giorno a venire per il solo fatto di esistere.
Perché quando guardo il cielo stellato io vedo i tuoi occhi,
quando la brezza mi sfiora sento il tuo respiro sulla mia pelle, quando ascolto il mare sento la tua risata di bambina.
Mi mancherà il tuo abbraccio per tutti i giorni che mi restano
o fino a che avrò memoria di cosa sia l'amore.
I nostri sguardi si intrecciarono per la prima volta, inaspettatamente, nello stesso istante.
Il tuo sorriso sconosciuto mi è apparso,
in quel momento inafferrabile,
piu rapido del pensiero.
In un lampo,
immagini fugaci e profumi misteriosi
rapiscono la mia mente e,
 come una visone,
tu mi appari come la più maestosa delle creature.
Del tutto inaspettatamente
riesco a sentire il profumo della vita sul tuo corpo sconosciuto,
 a vedere l'inizio e la fine di ogni cosa,
a sentire le foglie d'autunno cadere nel loro eterno silenzo.
Riesco a vedere ogni singola goccia d'acqua del mare,
 riesco a vedere ogni raggio di sole accarezzare la terra.
Scorgo lo sguardo di un bambino
che ha il tuo stesso sorriso.
Sento le mie dita tremanti intrecciarsi con le tue.
Non è trascorso che l'istante d'un battito d'ali di un colibrì
quando la visione svanisce, mentre tu sei sempre li,
davanti a me,con il tuo incontenibile sorriso.
Mi rendo subito conto
che tutta la vita non potrà mai bastare
per potermi saziare di te.
Da dieci anni, all'inizio di una nuova giornata, questo è il primo pensiero a scuotere la mia mente.E non mi abbandona mai.
Odio quel maledetto squillo. Mi uccide. Tutti i giorni scandisce inesorabile il passare del tempo e mi ricorda spietato che sei tramontata dietro un'orizzonte irraggiungibile, in direzione del quale soffia un vento gelido e furioso che trafigge la vista e obbliga ad abbassare lo sguardo. Dove la polvere ferisce gli occhi e li fa lacrimare. Dove le lacrime dei miei occhi incontrano le lacrime del mio cuore.
Ogni nuovo rintocco è un peso che si somma agli altri sopra le mie spalle e mi incurva ogni giorno di più.
C'è luce tutto intorno a me eppure non vedo nulla... 
Quegli occhi di luna
mi guardano imperscrutabili.
Un tempo mi sussurravano
parole mai immaginate.
Quegli occhi caldi
mi hanno desiderato incondizionatamente
tanto che il mio stesso sguardo vedevo riflesso
e quando si chiudevano il mondo si spegneva.
Quegli occhi
mi hanno regalato melodie sconosciute e incantevoli.
Eppure, ora che sono aperti e mi guardano,
ora sento solo silenzio.

Ti incontro ancora nella notte
quando vieni a trovarmi nei miei sogni.
Mi guardi silenziosa, con occhi tristi,
in un modo che non avevo mai visto.
Vorrei avvicinarmi ma non ci riesco.
Non posso parlarti, le parole mi rimangono in gola.
Cerco di non chiudere gli occhi
perche so che quando li riaprirò
non ci sarai più.

10, 10, 2010


Quel giogo
che oggi ci voleva uniti
così sublime apparve
ai nostri intenti,
che il destino
di condividere la soma
al tuo fianco
consideravo divino privilegio.

Il sale e il sudore ci attendevano
ma la tua mano
che fieramente mi stringeva
improvvisamente hai lasciato cadere
dissipando ogni mia ingenua certezza

Rimane il giogo e la terra,
desolata e arida,
e un sole spento
che non vedrà nascere nuovi giorni.
Come l'arcobaleno
sei semplice e complessa:
mostri solo sei colori
ma possiedi tutte le sfumature esistenti.
Come l'arcobaleno,
se ti ho di fronte sei irraggiungibile,
se ti lascio alle spalle
mi segui come un'ombra.
Ti ho amata
come il vento ama le foglie
come la pioggia ama la terra
e come l'acqua su di te scivolo senza sfiorarti
e il mio nome sulla tua bocca
è una melodia
che sussurri con distrazione

lunedì 30 maggio 2011

Passo, ogni giorno, in quel luogo 
che ci vide insieme per l'ultima volta, 
quando non eri già più mia. 
L'attraverso come un passante qualunque, 
fingendo di non tradire incertezza né esitazione,
ma se chiudo gli occhi
riesco  ancora a sentire l'eco della tua voce, 
di quell'ultimo istante insieme rubato all'eternità, 
che è tutto ciò che mi rimane di noi.

venerdì 27 maggio 2011


Vorrei poter trovare parole cosi profonde e toccanti
da riuscire a raggiungere la pietà dell'infinito
e avere l'indulgenza di una seconda vita insieme a te,
in una qualsiasi altra dimesione possibile,
foss'anche all'inferno.